Calendario_2023

Questa edizione è andata in stampa nel dicembre 2022. Alcune fiere potranno subire variazioni di data nel corso del 2023. Sarà nostra premura tenervi aggiornati sullo svolgimento di tutte le manifestazioni attraverso una comunicazione digitale mensile costante. Luca Rossi ( Responsabile editoriale). Anche per il 2023 Progettare, insieme a Fluidotecnica e Trasmissioni Meccaniche, editano il calendario sulle principali manifestazioni fieristiche dell’anno. Una guida snella e pratica, che ci accompagna mese per mese, impreziosita dalla ormai consueta collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Il tema che abbiamo scelto per questa edizione è ‘Guerra alla Guerra’, legato non solo al conflitto bellico in atto in Ucraina ma a tutte le ostilità che in ogni parte del mondo minano alla radice la civile convivenza e la pace tra i popoli, ed è frutto di una mostra organizzata dal Dipartimento Arti Visive della Scuola di Pittura diretta dal prof. Stefano Pizzi. Ci è piaciuto l’idea e abbiamo immediatamente sposato anche il messaggio di speranza connesso. L’arte ha il dono di ingentilire i messaggi, aprire le coscienze e permetterci di soffermarci nella spesso frenetica quotidianità per cogliere degli spunti di riflessione. È quello che abbiamo voluto fare quest’anno. Professor Stefano Pizzi, assistenti alla Didattica e allievi della Scuola di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Brera. Non bastava una pandemia internazionale che a tutt’oggi ha contagiato più di quattrocentocinquantamilioni di persone causando oltre seimilioni di vittime, non bastava un ecosistema malato che provoca mostruosi cambiamenti climatici seminando distruzione e morte tra la flora, la fauna e gli umani, non bastavano tutti gli stramaledetti conflitti siti nei vari angoli del pianeta che danno origine a disperazione, dolore, povertà e falcidiano vittime innocenti. No! Tutto questo non bastava. Ci voleva un’ulteriore, feroce, schifosa e terribile guerra per farci rivisionare l’orrore nei suoi aspetti più violenti, perversi e spietatamente brutali. Purtroppo, come consuetudine, chi ne paga maggiormente le spese è sempre la popolazione civile, attonita e inerme di fronte allo scempio espletato gratuitamente da un’insulsa aggressività. Come artisti noi condanniamo questa tragedia rispetto alla quale non possediamo strumenti persuasivi se non quelli della nostra poesia e della nostra creatività. Che le immagini di queste opere esplodano allora come ordigni di pace, diffondendo pietas, solidarietà e speranza.

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