Progettare 462

17 progettare 462 • maggio 2024 giusti permette di mettere in campo tutte quelle azioni necessarie ad anticipare il più possibile il cambiamento, portandosi oltre quell’orizzonte verso cui l’azienda guarda e che oggi è molto ravvicinato. Avendo la capacità, con i propri collaboratori, di individuare tutti insieme qual è il momento giusto per muoversi e soprattutto verso quali obiettivi”. Un approccio lungimiran- te che sta guidando la crescita continua dell’azienda bergamasca lungo cinque direttrici: quella dello sviluppo strategico interno, quella dell’internazionalizzazione, quella dell’innovazione tecnologica sia nei processi sia nei prodotti, quella della sostenibilità e quella della valorizzazione delle competenze. Con una indicazione: “tutta la nostra produzione deve essere sempre Made in Italy - afferma sicura Ros- sella Bottacini - per preservare la qualità e l’eccellenza che caratterizzano da sempre il nostro saper fare”. Sviluppo di know-how Crescita è, quindi, la chiave strategica che caratterizza il piano industriale che guida oggi lo sviluppo di Pneumax sul mercato. L’azienda opera, infatti, da alcuni anni tra- mite una differenziazione in tre Business Unit, rivolte all’Automazione Industriale, allaAutomazione di Processo per il settore Oil & Gas e petrolchimico e al settore Au- tomotive, per le applicazioni di lastratura. Oltre a una divisione dedicata al vuoto e una alla raccorderia situata a San Marino, una delle aziende storiche del Gruppo Pneumax, laTitan Engineering SpA. Rapidità e flessibilità nell’azione per la CEO oggi si misurano nella capacità di Pneumax di acquisire nuove competenze e know-how, per garantire di poter im- plementare tecnologie complementari e approcciare settori differenti, per essere sempre più trasversali pur restando coe- renti nell’ambito delle attività dell’azienda. In questa ottica, Pneumax ha recentemen- te concluso diverse acquisizioni, solo negli ultimi due anni ha rilevato alcuni distribu- tori storici nella zona di Parma e Modena, rispettivamente FIP e FIAP realtà molto importanti nate, cresciute e riconosciute nei rispettivi territori come fornitori di eccellenza di soluzioni per l’automazione. Queste acquisizioni sono state condotte con un passaggio in qualche modo natu- rale, dato il loro rapporto di oltre 40 anni di collaborazione con Pneumax, in una logica di maturità e continuità. Queste operazioni di M&A, che proseguiranno nell’anno in corso e caratterizzeranno le strategie del prossimo futuro, consentono a Pneumax di perseguire due obiettivi strategici: da un lato incrementare il presidio del territorio e dall’altro portare al proprio interno nuovo know-how già consolidato. Preservare il Made in Italy La crescita in Pneumax si declina anche sul fronte dei mercati internazionali, dove l’azienda è già presente in tutti le aree di interesse, e dove prosegue pertanto a investire attuando una strategia di ulte- riore implementazione. Ad aprile è stata inaugurata una nuova sede in India, in un contesto di mercato strategico e in grande evoluzione. Fin dagli inizi del proprio per- corso di internazionalizzazione, Pneumax ha quindi sempre perseguito l’obiettivo di avere delle filiali all’estero che non fossero solamente commerciali, ma con presen- za anche di ingegneri locali che dessero valore aggiunto in termini di servizio e vicinanza agli utilizzatori, portando inoltre all’azienda ulteriore know-how relativa- Rossella Bottacini, CEO di Pneumax. Alcuni prodotti rappresentativi delle tre Business Unit sulle quali l’azienda si è strutturata.

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