PRO_455
57 progettare 455 • giugno / luglio 2023 Strategico l’export Apermettere questo risultato storico all’in- tero settore è stato soprattutto l’export, che ha registrato un andamento partico- larmente positivo sul finire d’anno, con un valore totale tornato sopra la soglia dei 3 miliardi di euro. Dopo l’ottimo 2021, il mercato interno è rimasto più statico, pur con una variazione positiva dello 0,8% e un fatturato pari a 2,54miliardi di euro. Nel dettaglio, l’export dei costruttori italiani, che continua a rappresentare una quota del 70% sulla produzione, risulta in pro- gressione sostenuta verso le tre principali macroaree di destinazione: Europa (sia comunitaria, sia extra UE) +8%; Ameri- che +12%, grazie soprattutto al quadrante meridionale (+33% nel suo complesso, con picchi soprattutto per il Brasile ma anche, pur con valori assoluti più bassi, per Colombia, Cile e Perù). In ambito Usmca (Stati Uniti-Messico-Canada), rallentano leggermente gli Stati Uniti (-3%) ma segna un nuovo forte rimbalzo il Messico (+35%); Asia +9%. Nell’Estremo Oriente (+9% in media) spicca il +24% delle vendite in In- dia mentre arretra la Cina (-7%); in Medio Oriente (+11% nel complesso) fanno da traino Arabia Saudita (+36%) ed Emirati Arabi Uniti (+58%). Dal continente africano giungono segnali contraddittori e contrari rispetto a quanto registrato nel corso del 2021: l’export in Nordafrica cala del 24% in media e quello verso i mercati sub- sahariani aumenta nella stessa misura. Tipologia di macchine Quanto alla merceologia dell’export di set- tore, tra le macchine per la trasformazione primaria si osserva una robusta crescita degli estrusori (+23%) e degli impianti per mono-multifilamenti (+58%), categoria quest’ultima che in particolare nell’ultimo triennio ha registrato una progressione molto sostenuta, partendo dai 74 milioni di euro del 2020 per raggiungere nel 2022 il picco storico di quasi 140 milioni, dopo che nel decennio precedente il range di valore era stato di 30-50 milioni. Piatto invece l’andamento delle macchine a inie- zione e decisamente negativo quello delle macchine per soffiaggio (-19%) e delle termoformatrici (-22%). Quanto al primo trimestre 2023, l’indagine congiunturale svolta tra gli Associati a inizio gennaio ha restituito le seguenti attese: +7% gli ordini (rispetto allo stesso periodo 2022). Le prospettive sono positive, con intensità sostanzialmente simile, per quanto riguar- da il mercato italiano e quelli esteri; +6% il fatturato, un dato ancora ampiamente positivo ma leggermente meno brillante di quella indicata nei trimestri precedenti. Le vendite all’export, nuovamente, dovreb- bero dare maggiori soddisfazioni. Prospettive per il 2023 Restano incerte, visto il contesto econo- mico e politico ancora in cerca di assesta- mento. Se da un lato, infatti, è parzialmen- te migliorata la situazione relativa ai costi energetici e alla disponibilità di materie prime e componentistica, dall’altro con- tinuano a susseguirsi criticità, come la recente crisi degli istituti finanziari, che rendono difficile ogni tentativo di fare pre- visioni. Un focus sui competitor tedeschi che, in base alle ultime indagini, hanno registrato a consuntivo 2022 un calo di tredici punti degli ordini, particolarmente debole il mercato interno e, al contrario, un +10% per le vendite bene soprattutto quelle all’estero. In questo primo scorcio di 2023, si accentua la forbice tra gli ordini -40%, con un crollo di quelli domestici e le vendite +21%, ma in questo caso però la performance migliore è registrata in casa. Per il settore italiano il 2023 è soprattutto l’anno di Plast (5-8 settembre 2023, Fie- ramilano Rho), una delle più importanti fiere al mondo per l’industria dellematerie plastiche e della gomma, organizzata da Promaplast. SPECIALE INDUSTRIA DELLA PLASTICA
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