PRO_455
34 progettare 455 • giugno / luglio 2023 SCENARI Anche per quanto riguarda il mercato dei veicoli elettrici il nostro Paese non dà messaggi positivi: l’Italia è l’unico Paese europeo che ha visto un calo di immatricolazioni di BEV (Battery Electric Vehicle) tra 2021 e 2022; inoltre è carat- terizzata da un lento ricambio del parco circolante con ad oggi solo 214.000 veicoli elettrici in circolazione e 37.000 colonnine di ricarica. Ma il mondo sta andando in quella di- rezione e Anfia ha evidenziato i quattro driver su cui si poggerà il futuro dell’e- lettrificazione. Innanzitutto, il rischio geopolitico legato al buon livello tecno- logico di nazioni molto diverse attive su questo mercato; questo sposterà l’ago delle economie nazionali avviando an- che ‘sfide commerciali’ accese a livello internazionale. Inoltre, sarà presente una vera e propria invasione asiatica in questo settore, con marchi che stan- no già guadagnando grosse fette di mercato (come BYD, Polestar con alle spalle l’esperienza Volvo e NIO che vie- ne chiamata ‘la Tesla cinese’), partendo dal già vastissimo mercato domestico ed estendendosi molto velocemente. Ancora, la forte competizione sarà una leva caratterizzante, vista la continua riduzione dei margini soprattutto lega- ta alla produzione nel Far East. Infine, le enormi incognite legate al litio, sia in termini di costi di estrazione che di smaltimento, che resterà al centro dell’alimentazione elettrica dei veicoli. Da formazione a education Il terzo pilastro approfondito dal con- vegno è quello della formazione, a- spetto divenuto fondamentale sia a seguito della digitalizzazione di molti settori, che richiedono nuove skill, sia per la mancanza di personale specia- lizzato evidenziata da molte aziende. In questo sono stati molto interessanti gli interventi di Maurizio Chiappa e Imerio Chiappa della rete M2A, progetto for- temente voluto da AIdAM che, insieme al precedente Ministero dell’Istruzione, ha creato questa rete saldando un forte legame tra il mondo industriale e quello accademico. Attualmente alla rete aderiscono 120 istituti tecnici e l’obiettivo principale è sia quello della formazione scolastica, sfruttando il know-how delle realtà aziendali di AI- dAM e preparando così gli studenti a una applicazione pratica delle logiche dell’automazione, ma anche quello dell’education che deve transitare ne- cessariamente per il corpo docente, il quale va aggiornato il più possibile allo stato dell’arte tecnologico della meccatronica. Solo lavorando su que- sti due fronti sarà possibile compiere un passo avanti riducendo al minimo il divario tra scuola e industria. Il convegno si è concluso con l’inter- vento di un partner esterno, Cribis D&B, azienda esperta nella gestione del rischio di credito che mette in campo una serie di analisi per categorizzare la sostenibilità finanziaria delle aziende e dare indicazioni a chi sta avviando una contrattazione con un nuovo cliente o fornitore. È stato infatti evidenziato che l’analisi dei soli bilanci permette una fotografica statica, e spesso non aggiornata, del quadro economico e patrimoniale dell’azienda; diviene fon- damentale osservare i flussi di cassa e la capacità di assolvere ai pagamenti nei tempi pattuiti. Tre dei pilastri della meccatronica del futuro: dematerializzazione del prodotto, da auto a sistema interconnesso e formazione delle competenze.
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