PRO_455
26 progettare 455 • giugno / luglio 2023 INCHIESTA oppure l’Airbus A220 (stabilizzatore pro- dotto in Aerostrutture a Foggia) hanno fatto grandissimo uso dei compositi per ottenere performance inimmaginabili con i materiali tradizionali. E continua: “Stes- sa rivoluzione l’introduzione della stampa 3D, permette ulteriori ottimizzazioni delle strutture: si possono generare spazi vuoti dove non è necessario portare carichi e ‘creare’ il materiale dove la struttura lo necessita. Quindi una ulteriore otti- mizzazione. Il progettista deve essere in grado di lavorare in strettissima sinergia con la Ricerca e Sviluppo e gli ingegneri industriali: fondamentale, infatti, quello che viene definito ‘design for additive’, lo studio delle geometrie e dei carichi che le strutture devono sostenere mediante ottimizzazioni topologiche. In Leonardo si sta studiando anche l’introduzione dell’intelligenza artificiale per il controllo, la ripetibilità e l’autoapprendimento dei processi produttivi, al fine di rendere i processi additivi totalmente controllati e privi di derive di processo”. L’intervento di Patrick Dunne, vice pre- sident, advanced applications di 3D Sy- stems sottolinea che: “Per alcune forme di produzione, come le gabbie spinali in titanio, gli allineatori trasparenti e la fu- sione di gioielli, si tratta di una tecnologia di produzione matura al 100%. Per altre, come la sostituzione dello stampaggio a iniezione, è emergente e al momento giustificabile per la creazione di un basso volume di parti ad alto valore. Tuttavia, manmano che le stampanti diventano più veloci e i materiali migliori, ci si sposta verso una nuova opportunità sempre più grande. In definitiva, non credo che si tratti di un gioco a somma zero. Sia la produzione additiva sia quella conven- zionale coesisteranno come modalità di produzione complementari, applicate come strumenti pratici se determinate da requisiti funzionali ed economici”. “Si tratta di una trasformazione in corso - commenta Fabio Boiocchi, marketing manager Italy, Stratasys -. Le aziende manifatturiere stanno attraversando un periodo di cambiamenti dirompenti che rendono i vantaggi dell’AM ancora più interessanti. Stiamo anche assistendo a un passaggio dalla stampante 3D come unico fulcro della conversazione quando si parla di questa tecnologia. Con lamatu- razione della produzione, si parla sempre di più di ‘scalabilità’ e l’intero ecosistema diventa sempre più importante”. E prose- gue: “Dal punto di vista della stampante 3D, l’ecosistema va a monte della proget- tazione additiva, della certificazione del processo, della programmazione, della preparazione dei file e di altre funzioni, e a valle dell’automazione della post-elabo- razione. Le integrazioni dell’Industria 4.0 e anche i progressi dell’AI probabilmente guideranno l’adozione della stampa 3D nel settore manifatturiero negli anni a venire. L’adozione dell’AM lungo tutta la catena del valore della produzione può aumentare la flessibilità, offrendo ai produttori un grandemargine di manovra per affrontare le sfide esterne”. Tecnologie di produzione “Nel corso degli anni vi è stato un particolare sviluppo nei materiali, nelle tecnologie e soprattutto nella diffusione di soluzioni per il mercato consumer con stampanti 3D a costi abbordabili - com- menta Daniele Bologna, managing direc- tor di Hermle Italia -. Parallelamente vi è stata un’evoluzione delle applicazioni e, visto il potenziale che offre la tecnologia additiva, ha preso sempre più piede come tecnologia di produzione, nelle applicazioni in cui serve il pezzo singolo o piccole serie. Vi sono caratteristiche di sottosquadro difficilmente riproducibili con altre tecnologie, se non con costi maggiori. Un esempio può essere quello di ricambi per mezzi di trasporto fuori produzione per cui invece di un magaz- zino fisico viene creato un database con i dati 3D e il ricambio viene prodotto su richiesta. L’additive manufacturing è pertanto a mio avviso una tecnologia matura per contesti produttivi, non in sostituzione di altre tecnologie tradizio- nali ma come tecnologia a integrazione dei processi produttivi negli ambiti in cui può portare un vantaggio concreto”. Gino Rincicotti, Emea 3D print regio- HP mette a disposizione due tecnologie: Multi Jet Fusion per i polimeri e Metal Jet per l’acciaio.
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