PRO 454

progettare 454 • maggio 2023 27 verso Taiwan, India e Vietnam (va però sottolineato che la posizione politica, così come la tutela dei lavoratori, in India soprattutto, resta comunque, nell’ottica occidentale, grandemente discutibile). Per quanto riguarda gli Stati Uniti, oltre ai Paesi citati sopra, anche il Messico, il Brasile e gli altri paesi del Sud America, il Giappone, l’Indonesia e la Malesia so- no potenziali mete mentre, per quanto riguarda invece nello specifico Italia i beneficiari primi della politica di friend- shoring (come per quella di nearshoring) potrebbero essere gli stati dell’area bal- canica come Polonia, Romania e Bulgaria che alla vicinanza geografica uniscono l’alto grado di scolarizzazione e pro- fessionalità della forza lavoro insieme al suo costo proporzionalmente molto meno pesante che nel nostro Paese. Nearshoring, accorciare le catene Con il nearshoring si sposta il comparto aziendale che era stata precedentemente delocalizzato, per esempio in Asia, più vi- cino all’Italia pur senza riportarlo all’inter- no dei confini nazionali. In questo modo si abbattono tante problematiche legate alla logistica; per cominciare si riducono i prezzi del trasporto (enormemente au- mentati negli ultimi anni) e si abbattono i ritardi nelle consegne che il cliente finale non è più abituato a tollerare, dopo anni di ordini online a domicilio con recapito entro le 24 ore. Altri fattori possono incidere nella scelta di avvicinarsi a casa come le scarse tu- tele della proprietà intellettuale e della tecnologia nel Paese dove si era deloca- lizzato in precedenza insieme alle guerre commerciali e all’innalzamento dei dazi o alla crescente attenzione a favore della sostenibilità. Accorciando le filiere produttive, dun- que, agli indubbi vantaggi economici si aggiungono quelli politici e ambientali ma la strada non è così semplice; anche restando nell’ambito europeo infatti va considerato che, nonostante si faccia sempre più riferimento direttamente alla normativa comunitaria, ogni stato ha ancora suoi peculiari sistemi normativi che rendono comunque difficile operare al di fuori del territorio nazionale. Tra i principali Paesi appetibili per gli imprenditori italiani che vogliano attuare il near-shoring oltre ai Balcani ci sono anche alcune ex repubbliche sovieti- che, la Turchia e parte del Nord Africa. In questo senso alcune grandi aziende italiane come Benetton e alcune enormi realtà come Ikea, in seguito al periodo del Covid, hanno annunciato piani per spostare parte della produzione dall’area asiatica alla Turchia, ma anche in Egitto e Tunisia. Per le imprese nordamericane, come si è visto, il Paese d’elezione per il ne- arshoring è il Messico insieme agli altri stati sudamericani. Questo è vero in particolare per quanto riguarda l’indu- stria tessile e del fast-fashion visto che l’economia messicana è principalmente basata sul comparto manufatturiero ma vale anche per moltissimi altri comparti sulla base del fatto che le università di quest’area laureano ogni anno un gran numero di ingegneri e che è in costante aumento il numero di lavoratori giovani e con competenze tecniche altamente qualificate.

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