PRO 453

progettare 453 • aprile 2023 59 Da molti anni Komatsu pianifica e lavora sulle proprie macchine e impianti per raggiungere ambiziosi obiettivi di ridu- zione delle emissioni di CO 2 . Questi sono fissati in una riduzione del 50% entro il 2030, mentre per il 2050 si prevede di essere in condizione di ‘carbon neutrali- ty’, di essere in grado cioè di avere una compensazione totale delle emissioni di CO 2 . Questi obiettivi vanno intesi nell’insieme prodotto/stabilimento pro- duttivo, andranno quindi a valutare non solo le emissioni della macchina in sé, ma anche le responsabilità del processo produttivo. Oggi il tema è senza dubbio molto presente e dibattuto. Vediamo alcuni passi fondamentali nell’evolu- zione tecnologica partendo da alcune macchine che sono state e saranno dei riferimenti nell’abbattimento dei consu- mi e delle emissioni. Riduzione dei consumi ed emissioni La fonte più rilevante di emissioni CO 2 nella vita di un escavatore deriva dall’u- tilizzo della macchina. Questo è valuta- bile in circa il 90% delle emissioni totali. Le emissioni derivanti da altre attività industriali legate alla produzione (sta- bilimenti) pesano circa per il 2% sul totale. Esiste un legame matematico tra il consumo di carburante e le emissioni di CO 2 che, come sappiamo, è una delle cause del cambiamento climatico. Gli escavatori ibridi Komatsu hanno ga- rantito negli anni significative riduzioni nelle emissioni, grazie ai loro consumi particolarmente ridotti. Alcuni semplici calcoli ci possono aiutare a quantificare le grandezze in gioco, prendendo a rife- rimento una macchina di categoria 35 t. In un escavatore ibrido, consumi ed emissioni di CO 2 sono ridotti di almeno il 30%. Una macchina tradizionale di queste dimensioni può produrre circa 100 t di CO 2 /anno, un HB365 il 30% in meno. Se tutto il mercato italiano 30 t si convertisse all’ibrido, si potrebbe immaginare che un terzo delle macchine non produca CO 2 , circa 100 escavatori/ anno verrebbero ‘neutralizzati’. Il vantaggio in termini automobilistici è paragonabile al togliere dalla stra- da 2.500 automobili, oppure che ogni HB365 ‘neutralizzi’ la CO 2 di almeno otto automobili se consideriamo che a riferimento, una berlina diesel 2.0 l pro- duce circa 4 t/anno (130g/km-30.000km anno).E questo in casa Komatsu è un percorso iniziato dieci anni fa con HB215 e che continua oggi con HB365, che oltre al sistema ibrido, è equipaggiato di un efficiente propulsore termico stage V. Un altro importante fattore ambientale, parte intrinseca del sistema ibrido Ko- matsu, è l’utilizzo di un condensatore che per dimensioni, materiali e tecniche di costruzione risulta avere un ridotto impatto ambientale in fase di produzione e smaltimento. Escavatore ‘verde’ L’ibrido è dunque una delle soluzioni che Komatsu ha proposto e andrà a proporre, ma il futuro passerà senza dubbio dalle macchine elettriche che andranno a prendere un ruolo sempre maggiore all’interno della gamma, ed in maniera particolare nelle macchine compatte. Su questo tema, Bauma 2022 ha alzato il sipario su alcune macchine che prefigurano i modelli di serie. I mo- delli a motore elettrico e batteria al litio saranno passaggi chiave per l’espansio- ne del cantiere elettrico. Komatsu punta a offrire entro pochi anni una gamma di SPECIALE INDUSTRIA MOVIMENTO TERRA L’efficiente sistema di recupero di energia Komatsu Hybrid.

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