PRO 453
progettare 453 • aprile 2023 29 con il tessuto industriale ma questo vale soprattutto per le aziende medio grandi; per Lima, Bonfiglioli, Ferrari e Dallara collaborare con gli atenei è un qualcosa che va avanti da anni ma è molto diverso accedere a questo tipo di relazione per una piccola azienda e questa è stata la sfida che abbiamo affrontato in questi anni”. Per quanto riguarda il futuro sono più che ottimisti, conclude Cattorini, “visto che già a giugno 2021 avevamo distri- buito tutti i fondi destinati alle imprese e che quindi tutto il 2022 di fatto abbia- mo agito senza avere più stanziamenti pubblici; nel primo periodo avevamo già emesso tre bandi, approvato 35 progetti cofinanziati premiando 88 aziende di cui il 65% ancora una volta PMI”. Uno dei grandi problemi che avrà il sistema Italia con l’attuazione del Pnrr sarà proprio la capacità di mettere a terra nei tempi previsti quanto promesso nei progetti: nei prossimi anni ci saranno sicuramente una serie di bandi a cascata e la nostra esperienza sarà volta allo scopo di for- nire veramente alle imprese più piccole la possibilità di poter accedere anche a questi enormi progetti. A Napoli e a Bari MedITech 4.0 Le università del Sud, capitanate dall’Uni- versità Federico II di Napoli e dal Politec- nico di Bari hanno, con la collaborazione della Regione Campania e della Regione Puglia oltre a quella di diversi partner privati hanno dato vita a MedITech 4.0 (Mediterranean Competence Centre 4 Innovation) con sedi diffuse tra Napoli e Bari. Anche in questo caso naturalmen- te il centro è nato nell’ottica di favorire l’adozione delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0 da parte delle PMI ma ha come interlocutore privilegiato la pubbli- ca amministrazione e si pone come stru- mento di diffusione della cultura e delle pratiche di innovazione nella produzione di beni e servizi sul territorio nazionale, in particolare sul bacino del Mediterraneo. La specificità del progetto è proprio quella di voler coinvolgere gli enti pubblici sia per poter agire di concerto per quanto riguarda la gestione dei finanziamenti e dei bandi ma soprattutto come ‘utenti’ finali del processo di innovazione attivato dai centri di ricerca e formazione. Per quanto riguarda la formazione, la prima tappa di questi processi, Angelo Giuliana, direttore generale di MedITech 4.0, spiega che sarebbe necessario co- minciare a preparare i giovani molto prima di come si fa ora intervenendo dopo la laurea o dopo il diploma. “Se è vero che i ragazzi oggi si definiscono nativi digitali in realtà chi è davanti allo schermo - aggiunge il manager - non è in grado di fare il passo successivo; le nuove generazioni non hanno idea di cosa ci sia dietro la tecnologia, manca completa- mente la competenza alla visione”. È certamente maggiore la dimestichezza con le tecnologie dei giovani rispetto a quella delle persone più anziane ma non per questo sono pronti ad affrontare il te- ma dello sviluppo e della crescita del Pae- se dal punto di vista della digitalizzazione: “Bisogna partire con una formazione sicuramente molto più precoce, fin dalle scuole medie e dalle scuole superiori - in- siste Giuliana -. Per il futuro, con partico- lare attenzione alle PMI, puntiamo a fare
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