PRO 453
28 progettare 453 • aprile 2023 dotti che apparteneva a questo modello non è più in linea con la richiesta del consumatore più maturo e dei mercati più esigenti che puntano ad un ritorno della personalizzazione, dell’attenzione e della diversificazione di ogni singolo pezzo. Per arginare il tema dei prezzi crescenti dell’energia, intanto, ma anche la man- canza di competenze, Taish aggiunge che la soluzione può consistere solo nel presidiare correttamente la transizione digitale. In questo senso Made punta proprio a portare ad un efficientamen- to del sistema fabbrica in un’ottica di riduzione dei costi e dei consumi e di ottimizzazione dei processi, oltre che al- la transizione ecologica; “la fabbrica del futuro, infatti, deve essere una fabbrica smart, connessa e sostenibile”. Si guarda al futuro con ottimismo però, spiega il professore, precisando che la trasformazione digitale non può essere completata senza formazione perché so- no necessarie competenze e soprattutto una forza produttiva in grado di utiliz- zare al meglio le macchine intelligenti e connesse della fabbrica e “il successo dei nostri corsi testimonia il fatto che le aziende stanno prendendo consape- volezza sul ruolo dell’innovazione e ne hanno compreso l’alto valore aggiunto”. BI-REX in Emilia-Romagna Il centro d’interesse di BI-REX, il Compe- tence Center emiliano capitanato dall’U- niversità di Bologna in collaborazione con quelle di Modena e di Reggio Emilia (Unimore), quelle di Ferrara, Parma e l’Università Cattolica oltre che con il Cineca, l’Infn (Istituto Nazionale di Fisi- ca Nucleare) e il CNR, sono i Big Data insieme però ad altre tematiche quali la meccatronica, l’ingegneria biomedica, l’automotive e l’agrifood. Il direttore generale Stefano Cattorini spiega che anche in questo caso si è fatta la scelta di non usare dei dimostratori ma di avere una Smart Factory totalmente intercon- nessa in cui le tecnologie abilitanti di Industria 4.0 siano integrate con quelle più tradizionali, il tutto però in ottica di digitalizzazione. “Prendiamo i dati dalle lavorazioni che noi stessi facciamo, - afferma Cattorini - costruiamo dei modelli, degli algoritmi di intelligenza artificiale che poi inse- gnino alle macchine l’automazione; si tratta quindi di una sorta di utilizzo ai fini di manutenzione predittiva, di otti- mizzazione dei processi”. Il ‘test before invest’, aggiunge il direttore, nel 2022 è decollato; si tratta sempre di una fase cruciale in cui le aziende possono te- stare in ambienti industriali reali, con le medesime condizioni che ci sono presso le loro sedi fisiche. Se l’obiettivo dei Competence Center è quello del trasferimento tecnologico, di costituire un ponte fermo tra la ricerca, il pubblico, le università, i grandi cen- tri di ricerca e il privato per avvicinare questi due mondi rendendo la ricerca pura sempre più vicina a una ricerca industriale e, contemporaneamente, portando anche un po’ della visione aziendale già nella fase di ricerca, spiega ancora Cattorini, in Emilia viviamo in un ecosistema particolarmente felice: “Da noi, infatti, le università hanno già una tradizione di forte collaborazione INCHIESTA
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