PO 450

36 progettare 450 • novembre / dicembre 2022 Gli scenari futuri per l’industriae l’economiaoccidentalesarannoturbolenti. L’adozioneconpiùdecisione dellenuove tecnologie, processi produttivi collaudati, competenzeadeguatedel personale (formazione) e difesa dei comparti industriali strategici del Paese saranno decisivi. Alcune imprese raccontano la loro visione dell’anno che verrà. La parola a: Bonfiglioli, Camozzi, Comau, Microsoft, Siemens e SMC GABRIELE PELOSO Preparati al futuro INCHIESTA Secondo i dati Istat, il Pil italiano conti- nuerà a crescere sia nel 2022 (+2,8%) sia nel 2023 (+1,9%), seppur in rallentamento rispetto al 2021 (dati giugno 2022 ndr). Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil sarà determinato prevalentemente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (rispettivamente +3,2 e +1,9 punti percentuali) mentre la domanda estera netta fornirebbe un apporto ne- gativo nel 2022 (-0,4 punti percentuali) a cui seguirebbe un contributo nullo nel 2023. Le scorte fornirebbero un contributo nullo in entrambi gli anni. Gli investimenti assicureranno un deciso sostegno alla crescita con una intensità più sostenuta nell’anno corrente (+8,8%) rispetto al 2023 (+4,2%). Si prevede che la crescita dei prezzi dei beni energetici contribuisca a un deciso aumento del deflatore della spesa delle famiglie residenti nell’anno corrente (+5,8%), i cui effetti dovrebbero attenuarsi nel 2023 (+2,6%). Europa e Italia Anche le previsioni della Banca centrale europea sono chiare. “Il 2023 sarà sicu- ramente un anno difficile, di cui molto probabilmente il primo trimestre sarà negativo poiché riteniamo che anche il quarto trimestre del 2022 sarà negativo”. È il quadro delineato dalla presidente della Banca centrale europea, Christine Lagar- de, durante il suo intervento in audizione alla commissione Affari economici del Parlamento europeo, che ha aggiunto: “Il 2023 sarà un anno di recessione? Il futuro lo dirà”, evidenziando che le pro- iezioni ipotizzano ancora che il 2023 sarà positivo dello 0,9%, ma nello scenario al ribasso si prevede una recessione del- lo 0,9%. Insomma, è difficile prevedere

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