PO 449

80 progettare 449 • ottobre 2022 ROBOTICA 3DExperience e l’applicazione Delmia. “Eravamo alla ricerca di un software che rispondesse a tutti i nostri requisiti di virtual commissioning - spiega Codini -. Utilizzavamo già il software Solidworks di Dassault Systèmes nell’ufficio di pro- gettazione, così quando il nostro partner IT Nuovamacut ci ha presentato Delmia sulla piattaforma, ne abbiamo visto im- mediatamente l’utilità”. Robot at Work ha subito apprezzato le sofisticate funzionalità robotiche di Del- mia, che consentono di programmare i robot nel contesto di una specifica linea di produzione e di simulare con accuratezza il comportamento di tutta la robotica. Era inoltre interessata a utilizzare una soluzione su cloud. “Abbiamo apprezzato la possibilità di distribuire la soluzione su cloud - spiega Tecchia -. Non siamo una grande azienda, pertanto non ab- biamo un’infrastruttura IT enorme. Per noi, quindi, il cloud costituiva un reale vantaggio: significava che avremmo po- tuto implementare la soluzione senza un significativo investimento iniziale. Ci è piaciuto anche il fatto di poter ricevere automaticamente gli aggiornamenti, così siamo sempre sicuri di lavorare con la ver- sione più recente del software”. Quando ci rechiamo presso un cliente, portiamo con noi solo un laptop per accedere facilmente alla piattaforma 3DExperience ovunque ci troviamo. Non c’è più bisogno di portare con noi degli hard disk”. Con l’assistenza del team Nuovamacut, Robot at Work è riuscita a implementare Delmia nel giro di un paio di mesi. “Il te- am Nuovamacut ha collaborato a stretto contatto con noi per garantire il successo dell’operazione - racconta Codini -. Il pro- cesso è stato davvero rapido, e il supporto eccezionale”. Nuovamacut ha organizza- to un programma di formazione che ci ha permesso di utilizzare velocemente Delmia e di essere subito indipendenti. Sappiamo che loro sono sempre disponi- bili a fornirci assistenza. Quindi, quando riceviamo da un cliente una richiesta di simulazione che esula dai nostri standard, sappiamo che hanno le competenze ne- cessarie per aiutarci”. Risolvere complessità con la simulazione Sin dalla sua nascita, Robot at Work ha visto crescere le esigenze delle aziende manifatturiere sue clienti, che si trovano sempre più sotto pressione per quanto riguarda la flessibilità, la riduzione dei costi dei prodotti, il time to market, dovendo mantenere al contempo i più elevati livelli di qualità. “Stava diventando più difficile per noi rispondere a tutti i loro requisiti - spiega Tecchia -. I clienti si rivolgevano a noi con una richiesta specifica, ma non c’era sempre una soluzione ovvia. Inoltre, volevano vedere come avrebbe funzionato una cella robotica nel contesto delle ope- razioni complessive del loro impianto. La simulazione ha risposto a questa doman- da. Con molti dei nostri clienti del settore automotive abbiamo già usato il nostro approccio di virtual commissioning, che ci ha aiutato a soddisfare le loro richieste per le linee di produzione”. Un contesto in cui tutto ciò ha fatto una grande differenza è il modo in cui Robot at Work ora programma le macchine a controllo numerico computerizzato (CNC), il codice scritto che controlla alcuni mac- chinari nel processo di produzione. “Fac- ciamo molte lavorazioni CNC per i nostri clienti automotive - aggiunge Codini -. Ora possiamo valutare la soluzione automatiz- zata attraverso la simulazione e dimostrare esattamente in che modo il processo CNC guiderà il movimento degli utensili e dei macchinari prima di costruirla, cosa in precedenza impossibile”. La scelta dei robot più adatti Essendo in grado di definire ciascuna linea di produzione fin nei minimi dettagli, Ro- bot at Work può stabilire quali robot sono più adatti per un determinato compito e unire funzioni diverse in un’unica cella. Al contempo, i suoi clienti evitano i costi, i ritardi e gli errori derivanti dall’approccio tradizionale, che prevede l’installazione fisica di una nuova linea e il successivo La sede di Rovato (BS) di Robot At Work. L’azienda nasce nel 2017 come startup e oggi integra il Digital Twin e il virtual commissioning come strumenti di progettazione interna.

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