PO 447
40 progettare 447 • giugno / luglio 2022 INCHIESTA tegie di manutenzione: quella preventiva, basata su una statistica di eventi passati allo scopo di organizzare gli interventi di manutenzione in modo preventivo ed evitare i guasti all’impianto; quella predittiva che richiede l’installazione di appositi strumenti sull’impianto e per- mette di intervenire e manutenere in maniera puntuale l’impianto evitando avarie e malfunzionamenti; mentre la terza strategia prevede l’intervento a guasto avvenuto” chiarisce Altomare di Hydac. Fatta questa premessa, precisa l’esperto che il condition monitoring ha come obiettivo una manutenzione pon- derata sull’effettivo stato di macchine e impianti e per questo viene utilizzato nelle strategie di manutenzione predittiva o proattiva. In questo senso, sono determi- nanti la raccolta e l’interpretazione delle informazioni sullo stato di macchine, impianti e dei loro componenti: “I fluid data forniscono parametri quali la classe di contaminazione del fluido, il contenuto di acqua, la temperatura; i machine data, invece, mettono a disposizione tutte le informazioni inerenti al ciclo di lavoro dell’impianto, quali pressione, portata e non da ultimo il consumo energeti- co. Avremo quindi l’informazione sullo stato dell’impianto, e a ogni variazione scaturirà un intervento di correzione. Per tale ragione, nel condition monitoring la raccolta dati assume un ruolo fondamen- tale” spiega ancora Altomare. Nell’in- dustria digitalizzata, quindi, l’impiego di sensoristica ‘smart’ è da intendersi come l’integrazione di una parte di ‘sen- sing’ per l’acquisizione dei dati con una di ‘processing’ per l’elaborazione degli stessi: questo permette di automatizzare i processi di condition monitoring e di aprire le porte alla manutenzione 4.0. A questo riguardo si collega Surace di mayr evidenziando che, se una linea di produzione viaggia con tutti i parametri di funzionamento nel range ottimale, è possibile avere una misura indiretta della qualità dei prodotti uscenti, e aggiunge: “Più sono complete e sofisticate le in- formazioni raccolte, meglio si riuscirà a gestire il ciclo produttivo a beneficio dell’efficienza e innalzando i livelli quali- tativi. I tempi di fermomacchina verranno ottimizzati e si limiteranno agli interventi manutentivi pianificati, perché le parti soggette a usura ci informeranno per tempo della necessità di sostituirle, senza l’affanno di intervenire immediatamente”. Informazioni preziose Sull’importanza dell’analisi dei dati torna Addati di SKF, che ne evidenzia il ruolo chiave per ricavare informazioni circa l’af- fidabilità di unmacchinario e la possibilità di evitare guasti improvvisi. “Non solo, anche in prospettiva, l’analisi preventiva dei dati ha una funzione strategica, perché consente di confrontare i comportamenti di macchine o impianti simili, di elaborare modelli di comportamento rilevanti dal punto di vista dell’affidabilità e, alla luce di questi, di affinare tecniche e algoritmi più mirati” commentaAddati. È evidente, dunque, come in uno scenario industria- le sempre più digitalizzato, i dati siano l’asset più prezioso, sia nel caso in cui questi vengono processati on-premise, sia quando sono inviati e gestiti com- pletamente nel cloud. Riguardo a questo ultimo punto, aggiunge poi l’esperto di SKF: “Entrambe le opzioni consentono di fare una buona manutenzione predittiva, Filtro smart Hydac dotato di sensore d’intasamento. Roba-brake-checker, di mayr, consente il monitoraggio dei freni sensorless.
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