PO 446
86 progettare 446 • maggio 2022 INCHIESTA consapevolezza – esordisce Corrado La Forgia, vicepresidente Federmeccanica con delega alla transizione tecnologica ed ecologica -. Bisogna avere bene in mente le cose che si possono realmen- te fare, pur fissando obiettivi ambiziosi. Nella fattispecie il regolatore ha fissato non solo i target ma anche il mezzo con cui raggiungerli: l’elettrificazione. Questo mette un po’ a soqquadro il campo di gio- co perché sarebbe stato più giusto fissare i target e lasciare a scienza e impresa il compito di trovare le soluzioni. Noi di Federmeccanica non a caso continuiamo a parlare di ‘neutralità tecnologica’; ci sono anche altri metodi innovativi, come carburanti biosintetici, H2 verde... Che possono assicurare ottimi risultati con impatti assai inferiori sulle catene di for- nitura automotive”. È bene ricordare che se si punta sulla motorizzazione elettrica al 100% bisogna poi essere sicuri che la fonte di energia elettrica sia verde, altri- menti abbiamo solo spostato il problema dalla marmitta al camino della centrale elettrica. La Forgia ha continuato: “I fatti di queste settimane poi, stanno mettendo in evidenze debolezze strutturali nel sistema di produzione energia a livello italiano ed europeo che, necessariamente, ci porterà a una profonda analisi di visione. Noi siamo per l’innovazione e per il benessere della terra che abitiamo, ma chiediamo di sostituire la politica degli annunci con quella dell’approccio consapevole, attra- verso un confronto continuo con tutti gli attori interessati”. Interviene nel dibattito Andrea Griseri, head of sales Italy & Stellantis corporate account-SKF Group: “Personalmente cre- do che siamo ancora lontani dal vedere un percorso coerente verso la transizione energetica. Nonostante, a livellomediati- co, ci venga detto che la strada è tracciata, dal mio punto di vista non abbiamo an- cora un cammino ben definito, complici situazioni sociopolitiche come la pande- mia e il conflitto in Ucraina. Il percorso sarà molto più tortuoso di quello che ci si aspetta. In questa prospettiva, il motore termico tradizionale continuerà ad avere un suo potenziale di sviluppo, in parti- colare per quanto riguarda le soluzioni ibride, mentre il motore diesel tenderà a scomparire”. E rimarca: “Dal punto di vista della transizione, l’innovazione oggi si articola in due fasi: risolvere problemi puntuali e guardare al futuro. Per quanto riguarda il motore elettrico e la trasmis- sione, per esempio, esistono problemi di generazione di correnti parassite che coinvolgono gli elementi rotanti come i cuscinetti. Un problema da risolvere con un quick fix nell’immediato, ma che apre a scenari di innovazione a medio termine”. Servizi oltre il prodotto “Innanzitutto, è bene sottolineare che in- dipendentemente dai cambiamenti delle normative ci sarà sempre spazio per chi è creativo - afferma Andrea Pontremoli, CEO & general manager di Dallara -. Il mix corretto sarà quello di coniugare capacità tecniche e utilizzo delle mo- derne tecnologie. L’avvento del digitale permette di provare un prodotto prima che esso venga realizzato fisicamente. Un bel vantaggio rispetto al passato. Oggi si inventa di più e si seleziona il meglio, grazie alle tecnologie virtuali con costi molto inferiori. L’innovazione è la garanzia del successo di un’azienda in qualsiasi campo essa operi. Se le a- ziende non evolveranno le ripercussioni rischiano di essere profonde”. E prose- gue: “L’UE ha indicato entro il 2035 la
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