PO 446
progettare 446 • maggio 2022 85 Dopo il blocco dell’industria per il Covid c’è stata la difficoltà nel reperire ma- teriali. Oggi il conflitto Ucraina-Russia sconvolge produzioni e la catena degli approvvigionamenti. Ma la questione di fondo è il passaggio all’elettrico entro il 2035 per l’industria delle quattro ruote. Un settore che rischia una crisi profonda, un cortocircuito inaspettato. Insomma, il pas- saggio dal motore endotermico a quello elettrico forse dovrà rivedere alcuni step a fronte di eventi non prevedibili. Resta comunque fermo il punto che si dovranno attuare forme di mobilità sostenibile, per il prossimo futuro. Ma non è tutto. Anche la filiera dell’industria automotive dovrà fare i conti del cambiamento in atto. L’industria dell’auto occupa 274 mila addetti, secon- doAnfia, ma per unmotore elettrico serve il 30% di manodopera in meno, rispetto a un motore endotermico. È necessario un piano di riconversione. Il rischio di perdita di occupazione è elevato.Vediamo con alcuni protagonisti del settore alcune idee, soluzioni e spiegazioni. Intanto, è stato firmato il Dpcm con nuovi incentivi per l’acquisto di auto, moto elettrici, ibridi e a basse emissioni. Il provvedimento destina 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022-2023-2024. Una data: 2035 Secondo l’UE a partire dal 2035 non sarà più possibile la vendita di vetture non elet- triche. A seguito di questo provvedimen- to l’industria e la filiera potrebbe avere un contraccolpo economico importante. Quale sarà il percorso sulla transizione energetica, in questo comparto, e come dovrebbe essere affrontata? Lo abbiamo chiesto ad alcuni operatori del comparto e della filiera. “La parola fondamentale è SPECIALE INDUSTRIA AUTOMOTIVE Andrea Pontremoli CEO & general manager di Dallara : “Innanzitutto, è bene sottolineare che indipendentemente dai cambiamenti delle normative ci sarà sempre spazio per chi è creativo. La nuova mobilità sarà caratterizzata da tante soluzioni e non da una sola”. Corrado La Forgia vicepresidente Federmeccanica con delega alla transizione tecnologica ed ecologica: “La parola fondamentale è consapevolezza. Nella fattispecie il regolatore ha fissato non solo i target ma anche il mezzo con cui raggiungerli: l’elettrificazione. Questo mette un po’ a soqquadro il campo di gioco perché sarebbe stato più giusto fissare i target e lasciare a scienza e impresa il compito di trovare le soluzioni”. Eugenio Bizzocchi senior vice president Schaeffler global key account manager Stellantis, director automotive technologies Schaeffler Italia: “La transizione energetica deve essere considerata come un’opportunità per muoverci in nuove aree di crescita, affrontandola con un approccio di innovazione, agilità ed efficienza”. Andrea Griseri head of sales Italy & Stellantis corporate account- SKF Group : “Personalmente credo che siamo ancora lontani dal vedere un percorso coerente verso la transizione energetica. Nonostante, a livello mediatico, ci venga detto che la strada sia ormai tracciata. Dal mio punto di vista non abbiamo ancora un cammino ben definito, complici situazioni sociopolitiche come la pandemia e il conflitto in Ucraina”. I PRO TA GO NISTI
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