PO 445
progettare 445 • aprile 2022 71 Plastica riciclata per il futuro Quello che oggi è un dovere civico, presto diventerà un obbligo legislativo: entro il 2030, infatti, gli imballaggi in plastica all’interno della UE dovranno essere ri- ciclabili o riutilizzabili. Attualmente molte delle pellicole usate sono di tipo multistra- to: ottime per sfruttare le prestazioni dei diversi materiali, ma difficili da riciclare. Per questo, a causa della loro scarsa rici- clabilità, vengono solitamente incenerite o conferite in discarica. Al contrario, le pellicole costituite da un solo materiale sono riciclabili al 100%poiché tutti gli strati sono composti dello stesso tipo di plastica. Occorre però tenere presente che la com- posizione di un materiale cambia quando vengonomescolate diversematerie prime; più una plastica viene riciclata, infatti, più la sua catena di atomi di carbonio (e le proprietà del materiale) variano. Ciò signi- fica che lotti diversi potrebbero richiedere parametri di trasformazione (stampaggio, soffiaggio, termoformatura ecc.) differenti, complicando il lavoro delle macchine per il packaging. Che si tratti di utilizzare meno materiale o di usarne uno nuovo, il problema è sempre lo stesso: i processi devono essere più accurati, monitorati meglio e semplici da configurare. Un’altra tendenza è quella di riprogettare il packaging per ridurre la quantità di materiale utilizzato. Qualunque sia la strada scelta, la conversione verso un packaging sostenibile richiederà mag- giore precisione e unmigliore controllo dei processi in modo da anticipare eventuali problemi. La sfida dell’OEE L’OEE (Overall Equipment Effectiveness), ovvero l’efficienza generale dell’impian- to, è un parametro utile per affrontare le sfide che ci aspettano nel corso dei pros- simi anni: produrre solo componenti validi di qualità, il più velocemente possibile (performance) senza tempi di inattività (disponibilità). Ma l’utilizzo di materiali riciclati si rivela già oggi critico sul fronte delle performance generali, poiché allunga i tempi di messa a punto degli impianti e la qualità del prodotto è più difficile da mantenere. Un problema che tocca non solo i costruttori di macchinari, ma anche gli utenti finali, i quali spesso preferiscono aggiornare i propri impianti anziché inve- stire in una nuova (e spesso costosa) linea di produzione. Un’alternativa da valutare è la seguente. Gli imballaggi in carta in alcu- ni casi sono un’alternativa, ma in fase di lavorazione emettono sostanze inquinanti che possono compromettere la qualità del prodotto. Per ovviare a questo problema, SMC propone l’impiego di cilindri con funzione di lubrificazione permanente che, oltre a impedire l’ingresso di polvere o di altre sostanze, ne quadruplica il numero di cicli operativi. Utile anche un sistema di aspirazione con filtri per aria integrati e un meccanismo di bloccaggio. Infine, un’ultima alternativa per garantire qualità in un ambiente con presenza di polveri di carta è passare alla tecnologia del vuoto ciclonico, dove una pressione positiva è fornita allo scarico dell’eiettore per vuoto per scaricare la polvere. Problemi, soluzioni nei processi produttivi Tornando ai materiali plastici, pellicole trasparenti, schiume da imballaggio ed e- tichette sono materiali che tendono ad a- derire e ad attirare polvere e impurità. Per gestire l’elettricità statica che ostacola la produzione si utilizzano principalmente gli ionizzatori industriali. Anche il con- trollo della temperatura è tra i parametri chiave, per esempio nel soffiaggio e nella saldatura di bottiglie in plastica; l’offerta di SMC include una gamma completa di soluzioni controllabili digitalmente per gestire il raffreddamento della plastica o della saldatura dopo la produzione. Pro- prio nella digitalizzazione del processo è possibile trovare una risposta convin- cente per massimizzare l’OEE: i sensori digitali e i dispositivi associati sono ideali per facilitare la conversione della produ- zione, ridurre i tempi di preparazione e salvaguardare le configurazioni. Abilita- no inoltre le funzioni di manutenzione predittiva, assicurando così la massima continuità operativa. J. Salgado, food & packaging industry manager, SMC Spagna. SPECIALE INDUSTRIA PACKAGING Le pellicole trasparenti tendono ad accumulare elettricità statica, che attira polvere e impurità. Digitalizzare un impianto consente di migliorarne le prestazioni e l’efficienza. Un’attenta selezione del materiale della ventosa può ridurre i fermi macchina. In alcuni casi la carta è una alternativa alla plastica, ma occorre valutarne pro e contro.
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