PO 445
progettare 445 • aprile 2022 69 differenziale di vuoto che si crea all’interno della loro scatola base, quando la portata del generatore è superiore alla quantità d’aria aspirata attraverso i fori del piano aspirante. Le barre di presa sono compo- ste da: una piastra di fissaggio scanalata d’alluminio o di polizene, per una rapida installazione sull’automatismo e un facile posizionamento rispetto al carico da pre- levare; due o tre generatori di vuoto, in base alla loro grandezza, alimentati da aria compressa; una scatola base, d’alluminio o di polizene; un piano aspirante d’allu- minio microforato, ricoperto di gomma spugnosa o di ventose a soffietto (anche con valvole autoescludenti). Piani aspiranti e ventose I piani aspiranti sono intercambiabili ed è possibile sostituire un piano aspirante con microfori ricoperto di gomma spu- gnosa con un piano a ventose o con valvole autoescludenti, in base alle appli- cazioni. Sono inoltre in grado di lavorare orizzontalmente, verticalmente, inclinati e perfino sottosopra. La gomma spugnosa è autoadesiva, facilmente sostituibile, ed è realizzata con una mescola speciale che consente la presa su superfici irregolari e ruvide emantiene elasticità anche dopo in- numerevoli cicli. In alternativa, le ventose a soffietto compensano errori di planarità accentuati e possono lavorare anche su superfici inclinate. Sono consigliate, ad esempio, per la presa di scatole di cartone deformabili e di fardelli di prodotti avvolti con film termoretraibile. Le ventose a soffietto sono fornibili, di serie, in gomma antiolio, para naturale, silicone e, a richie- sta, in mescole speciali.Tutto è facilmente smontabile e ispezionabile, anche da per- sonale non specializzato. I microfori dei piani aspiranti sono auto- pulenti; le polveri e lo sporco che li attra- versano non si depositano e la sezione d’aspirazione rimane invariata. Un disco filtrante in rete d’acciaio inox trattiene le polveri. Quelle impalpabili, che il disco filtrante non trattiene, sono aspirate ed espulse dal generatore di vuoto. Le scatole base delle barre Octopus sono dotate di connessioni supplementari per gli stru- menti di controllo e per il controsoffio con aria compressa, per uno scarico più rapido del carico sollevato. Sistema personalizzabile Per un’ulteriore personalizzazione, Octo- pus è in grado di fornire anche teste di presa, realizzate con stampante 3D, per singoli pezzi. Una soluzione sumisura, per affrontare ogni esigenza di manipolazione, senza problemi di forma o materiale, fino persino ad avvolgere l’oggetto da prende- re. Le teste sono costruite ad hoc, in ABS, sono più leggere oltre che resistenti, e i problemi di presa possono essere trattati caso per caso, assecondando la forma dell’oggetto. La stampante utilizzata per la realizzazione delle teste, installata presso l’ufficio tecnico di Vuototecnica, utilizza una tecnologia di tipo FDM. Grazie a questa manifattura additiva, è possibile risponde- re in tempi brevissimi all’esigenze degli utenti: mani di presa a ventose realizzate in pochi giorni lavorativi, persino più veloce del metodo standard con asportazione di truciolo in macchine a CNC. Inoltre, la fantasia progettuale non conosce limiti. In più, le teste di presa in 3D prevedono che la fonte di vuoto sia già integrata. Un plus per i robot antropomorfi e i flexible picker. Se l’esigenza fosse invece quella di ge- stire sacchi, sacchetti e prodotti flowpack flessibili, la gammaVacupredator di ven- tose metalliche fornite di guarnizioni di tenuta in gomma spugna sarebbe la soluzione ideale: il design speciale di queste ventose evita infatti l’occlusione del foro d’aspirazione durante l’azione di presa, cosa che invece avviene con le normali ventose in gomma. SPECIALE INDUSTRIA PACKAGING I sistemi Octopus e Vacupredator, di Vuototecnica, sono adatti nell’equipaggiare robot antropomorfi e di pallettizzazione. Barre del sistema di presa Octopus. Inoltre, per un’ulteriore personalizzazione, il sistema permette teste di presa realizzate con stampante 3D.
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