PO 445
progettare 445 • aprile 2022 65 Garantire flessibilità Oltre a fornire prova delle capacità di inte- grazione della soluzione di controllo, Cama doveva dimostrare che la sua macchina si sarebbe adattata perfettamente al resto della linea, lamaggior parte della quale era stata sviluppata e costruita dalla società statunitense Calvary Robotics, specializ- zata nella progettazione e costruzione di sistemi automatizzati di assemblaggio, test e movimentazione di materiali. Secondo Alessandro Rocca, Group Sales Director di Cama: “La linea da integrare è usata per l’assemblaggio di una vasta gamma di contattori, il cui tipo di modello varia a seconda della configurazione dei contatti, della tensione e delle certificazioni locali applicabili, come CE e UL. La linea è stata progettata per essere il più flessibile pos- sibile, in modo da poter produrre piccoli lotti dei varimodelli di contattore - suordini just-in-time - nel modo più efficiente possi- bile, con il minimo di reingegnerizzazione e di tempi di fermo. Di conseguenza, la nostra soluzione di imballaggio ha dovuto fornire un livello di flessibilità commisu- rato, per adattarsi e cambiare a seconda delle diverse produzioni”. Cama e Rockwell Automation avevano la- vorato insieme precedentemente per varie macchine confezionatrici leader di settore, quindi il rapporto era consolidato. Ma è stata l’esperienza di Cama nella tecnologia a carrelli indipendenti (ICT) di Rockwell Automation che ha contribuito a finalizza- re l’accordo... e a fornire il collegamento fisico nel resto della linea. “Cama è stata una delle prime aziende a implementare il sistema a carrelli indipen- denti iTRAK inun’applicazione di un cliente - spiega Rocca -, quindi avevamo già una buona esperienza e sapevamo come que- sta tecnologia poteva essere sfruttata per fornire la grande flessibilità richiesta da molti utilizzatori finali”. Utilizzando iTRAK, con i suoi profili di movimento quasi illimitati, i singoli carrelli all’interno della macchina, controllati dal PLC centrale, ven- gono posizionati automaticamente in base alla larghezza del prodotto o dei gruppi di prodotti che richiedono l’inserimento nei cartoni. Grazie a ciò, la incartonatrice può lavorare in modo intermittente o continuo a seconda del prodotto e della produttività richiesta. Il CL 175 comprende tre stazioni operative principali. Nel primo, le scatole di cartone vengono prese da un carica- tore e aperte mentre vengono inserite in appositi contenitori sui carrelli. Una volta posizionati, due contenitori/scatole alla volta vengono presentate alla stazione di inserimento, dove i contattori vengono spinti nelle scatole. Dopo l’inserimento, le scatole vengono chiuse e sigillate prima di passare ad una stazione di stampa, dove vengono stampate e verificate le informa- zioni specifiche del prodotto, prima che i cartoni escano su un nastro trasportatore. Una volta che i prodotti sono usciti dal nastro, i carrelli iTRAK rientrano nella pi- sta pronti per il carico del prossimo giro di cartoni. Il sistema di inserimento del cartone sfrutta un interpolatore software che assicura un movimento coordinato tra l’iTRAK e i meccanismi di spinta servo- controllati. Oltre a fornire una precisione e una sinergia di assi di gran lungamaggiore rispetto ai sistemi pneumatici più tradi- zionali, questo approccio riduce anche le sollecitazioni meccaniche. Automazione a bordo macchina “L’automazione avanzata a bordo macchi- na è per noi una seconda natura grazie alla nostra vasta esperienza nell’uso della robotica e delle tecnologie servo lineari e rotative - aggiunge Rocca -. Ma un elemen- La macchina incartonatrice Breakthrough Generation (BTG) CL 175 integrata nella linea di produzione di componenti elettrici di Rockwell Automation. Alessandro Rocca è Group Sales Director di Cama. SPECIALE INDUSTRIA PACKAGING
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