PO 445
progettare 445 • aprile 2022 21 Katia Morichetti è membro dell’ufficio legale Easyfrontier : “Nel nuovo sistema armonizzato sono state inserite oltre 700 modifiche, tra cui la necessità di indicare sulla fattura doganale l’origine delle merci anche nelle esportazioni Intrastat; può essere l’occasione per approfondire il tema dell’origine, un concetto assolutamente nuovo”. Carmela Massaro è responsabile servizio Dogana Facile di Anima: “Le aziende devono imparare a usare le dogane e le semplificazioni doganali attualmente in essere aiutano a sviluppare la competitività”. I PRO TA GO NISTI preliminare, bisogna sempre ricordare che con il termine ‘origine’ si indica dove è pro- dotto il bene mentre ‘provenienza’ designa il luogo da cui viene è spedito. Il concetto di origine poi va distinto in origine ‘preferenziale’ e ‘non preferenziale o commerciale’. Si verifica il primo caso quando ci sono accordi precisi con cia- scun Paese o Unione doganale partner (o benefici unilaterali concessi da un Paese verso un altro). Questa definizione ha il solo scopo di far pagare minori dazi alle merci scambiate tra i Paesi ‘accordisti’ o provenienti dai ‘beneficiari’. L’origine non preferenziale o commerciale viene comunemente indicata con le definizioni ‘country of origin’ o ‘Made in’.Va sottoline- ato che non esiste l’origine non preferen- ziale UE perché ogni Stato membro viene considerato indipendentemente dagli altri (origine italiana, tedesca ecc., sono tutte diverse). L’indicazione dell’origine delle merci e sempre stata parte dei modelli Intrastat, ma mentre prima del 1°gennaio 2022, tale indicazione era da leggersi co- me ‘provenienza’ delle merci oggi indica proprio il Paese dove e avvenuta ‘l’ultima trasformazione o lavorazione sostanziale economicamente giustificata’, oppure il Paese in cui la merce e stata ‘interamente ottenuta’ (art. 60 Codice doganale dell’U- nione). Ultima lavorazione sostanziale Quando due o più Paesi sono coinvolti nella costruzione del bene per determinare il Pa- ese d’origine vige il principio della ‘ultima lavorazione sostanziale’. Ai fini della classi- ficazione doganale si distingue tra ‘prodotti interamente ottenuti dove sono nati’ e ‘prodotti prefabbricati’, quando due o più Paesi sono coinvolti nella loro costruzione. I ‘prodotti interamente ottenuti’, ovvero animali, vegetali o beni riciclati, si con- siderano automaticamente originari del Paese in cui sono raccolti o nati e allevati mentre nel caso dei ‘prodotti prefabbricati’ per definire il Paese d’origine si ricorre al concetto di ‘ultima trasformazione o lavo- razione sostanziale ed economicamente giustificata, effettuata presso un’impresa attrezzata a tale scopo, che si sia conclu- sa con la fabbricazione di un prodotto nuovo o abbia rappresentato una fase im- portante del processo di fabbricazione’. “Si tratta di un principio vago e soggetto ad interpretazione - spiega ancora Mo- richetti - ma sulla cui interpretazione si sono accumulate moltissime sentenze a partire dal 1977. In sostanza però de- ve trattarsi di un prodotto nuovo con caratteristiche diverse dal precedente”. La classificazione delle merci alla cui produzione hanno preso parte due o più paesi sono disciplinate dall’art. 60.2 del codice doganale dell’Unione ma l’alle- gato 22-01 RD (disposizioni integrative) non prevede tutti i prodotti. Indicazioni integrative derivano invece dalla c.d. ‘Po- sizione comune’, set di disposizioni non vincolanti messe a punto dalla Commis- sione europea che possono essere utiliz- zate come orientamento nella determina- zione dell’ONP (origine on preferenziale). In pratica con il nuovo modello Intrastat si chiede di tracciare il prodotto e capire che lavorazione si effettua. In questo senso per prima cosa, bisogna suddividere i prodotti in: prodotti commercializzati (acquistati e rivenduti senza nessun tipo di intervento intermedio): non essendo sottoposti ad alcuna lavorazione in azienda non posse- diamo alcun dettaglio sul processo produt- tivo e non siamo in grado di determinare l’ONP, l’unica soluzione allora è richiedere una dichiarazione del fornitore sull’origine non preferenziale; prodotti sottoposti solo ad operazioni minime (semplice assem- blaggio, confezionamento ecc.); prodotti fabbricati internamente, ovverosottoposti a lavorazioni più complesse delle operazioni minime. In base alle Linee guida, per de- terminare l’ONP di tale prodotto bisogna, nell’ordine, identificare il corretto codice doganale, verificare se tale codicedoganale e ricompreso nell’allegato 22-01 RD (e, se del caso, applicare le regole di origine). Se il
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