PO 444
progettare 444 • marzo 2022 101 e appositamente climatizzato, dotato di macchine utensili, attrezzature di controllo dedicate e gestito da tecnici specializzati. “Siamo convinti che queste lavorazioni ad elevato valore aggiunto rappresentino la vera frontiera qualitativa in grado di fare la differenza, favorendo una solida affermazione su un mercato che si evolve e cresce molto rapidamente. Attualmente, il settore delle microlavorazioni occupa il 15% sul totale dell’operatività Geartec e prevediamo di raddoppiarlo nell’arco dei prossimi 3anni”, ha spiegatoGiancarloPiatti direttoregeneraledi Geartec.Ma cosa serve per le microlavorazioni? La prima barriera è prettamente tecnologica e riguarda la do- tazione di macchine, attrezzature e utensili aggiornati e adatti allo scopo. I produttori devono inoltrepotersi interfacciare inmodo dinamicoe costruttivocon fornitori ingrado di supportare l’azienda anche nelle fasi di studio e prototipazione. Geartec si qualifi- ca come un subfornitore atipico e molto ambizioso: alle attività di produzione su specifica, è ingradodi affiancareunservizio di consulenzanella sceltadeimateriali enel- lo sviluppo applicazioni. Approcciando le microlavorazioni, Geartec ha ulteriormen- te perfezionato tali vocazioni affiancando l’utilizzatore con la propria esperienza e competenza dedicate. Le apparecchiature necessarie alla produzione e al test dei chip che equipaggiano ormai ogni apparecchia- tura elettronica sono sempre più piccole, più veloci e precise e i particolari che le compongono devono quindi di pari passo miniaturizzarsi. “Parliamo, per esempio, di forature con calibri addirittura da 0,1 mm. Nel comparto sotto cofano dell’automotive assistiamo all’aumento di componenti do- tati di una crescente resistenza termica e meccanica e, quindi, in grado di garantire la costanza delle prestazioni. E questa è una tendenza che riguarda trasversalmen- te tutto il modo dell’automobile, fino alla Formula 1”, ha aggiunto Piatti. La qualità e le caratteristiche delle materie prime rappresentano criticità che richiedo- no know-how ed esperienza specifiche. “Bisogna essere certi che i semilavorati di partenza siano privi di tensioni in mo- do da garantire stabilità dimensionale al particolare finito, assicurando altresì l’indi- spensabile costanza delle proprietà anche fra diversi lotti di fornitura,” ha continuato Piatti. Un ulteriore vincolo è rappresentato dalla formazione del personale: le risorse umane, qualche volta ancora più di quelle tecnologiche, spesso costituiscono il ‘collo di bottiglia del processo’. Si determina così l’imprescindibile necessità di operatori formati e specializzati con una buona e- sperienza nella lavorazione meccanica dei polimeri in grado di assicurare produzioni consistenti e conformi. Processo produttivo A prima vista, il processo produttivo di particolari con dimensioni ridotte non dif- ferisce molto rispetto a quello di pezzi più grandi. Trattandosi però di lavorazioni così delicate occorre implementare un approccio dedicato e specifico basato sia sulla conoscenza ma anche sull’esperien- za. Per esempio, alcuni elementi chiave per ottenere buoni risultati prevedono una corretta strategia di asportazione per evitare di introdurre tensioni nei pezzi, così come la scelta di utensili specifici e un attrezzaggio macchina che non provo- chi deformazioni durante la lavorazione. In alcuni casi, è opportuno effettuare un trattamento termico, di solito dopo la fase di sgrossatura, tramite il collocamento dei pezzi in appositi forni con settaggio accurato sia a livello termico sia di tem- pistiche di residenza. In modo altrettanto accuratodeve essere controllata la curva di raffreddamento. Grazie a questi interventi si eliminano le possibili tensioni causate dall’utensile, che risultano nocive per la stabilità dimensionale del pezzo. Il controllo e il tracciamento di questi par- ticolari, che richiedono tolleranze ridotte e superfici perfette, dipende molto dalla geometria dei singoli pezzi. A garanzia della conformità, ogni particolare pro- dotto in Geartec viene controllato in sala metrologica attraverso un primo esame microscopico e, in questa fase, l’operatore Particolari per macchina adibita ai test di microchip. Contattiere per l’industria elettronica.
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