PO 442- Novembre 2021

progettare 442 • novembre / dicembre 2021 95 e sistemi hanno messo sotto i riflettori il meglio della propria tecnologia. Prodotti derivati anche dall’industria automotive: sensori, software di gestione, Bluetooth, risparmio energetico e automazione di macchine in genere. Le nuove tecnologie migliorano la qualità dei prodotti e aiutano gli operatori nel loro lavoro, aumentano la sicurezza e la sostenibilità ambientale. Innovazione e formazione “Alla scorsa Eima, che si è svolta in pre- senza, - ha esordito Guiati - abbiamo avuto la conferma che gli operatori del mercato agricolo hanno un’assoluta ne- cessità di macchine moderne. Si tratta di sistemi equipaggiati con tecnologia di ultima generazione. Hanno capito che l’innovazione può aiutarli nel loro lavoro, essere competitivi e vincere le innumere- voli sfide che il mercato sottopone tutta la filiera: dai costruttori di macchine mobili ai fornitori, fino all’utilizzatore finale”. La ripresa industriale è evidente e i dati eco- nomici e statistici lo confermano. Cogliere questa opportunità è d’obbligo. Vero è che non tutte le aziende sono attrezzate per questo cambiamento epocale. Come fare? “È necessario mettersi in gioco - prosegue Guiati -. Chi ha iniziato questo percorso dovrà ulteriormente affinarlo. Chi invece inizia ora dovrà ripensare le proprie strategie, pena l’esclusione dal mercato. I grandi protagonisti del mercato manifatturiero, e di conseguenza anche i fornitori, hanno ormai compiuto il passo verso la digitalizzazione dei processi e dei prodotti. Elettronica, informatica, dati e tecnologie di sviluppo hanno affiancato la componentistica tradizionale basata sul solo funzionamento meccanico”. E ha continuato:“La spinta non è solo cambiare tecnologie produttive, ma bisogna capita- lizzare questa conoscenza che man mano viene acquisita. Per tutte le industrie è una grande occasione per costruire modelli industriali più efficienti, resilienti e sosteni- bili. Per realizzare questo cambiamento, è bene considerare anche il capitale umano, quindi formarlo”. Sostenibilità industriale Le spinte delle grandi imprese e una maggiore consapevolezza dei consuma- tori impongono scelte strategiche finora parzialmente considerate. Oggi è arrivato il momento di diffondere il concetto di sostenibilità e tecnologia. “Il tema consi- derato è decisamente ampio e complesso - prosegue Guiati -. I grandi player del mercato si sono resi conto della portata di questa necessità. A cascata anche le PMI dovranno considerare processi industriali sostenibili per l’ambiente e per il profitto economico. Un ruolo chiave sarà nelle catene di fornitura. Bisognerà lavorare in termini di suddivisione delle competenze. L’impatto ambientale coinvolgerà tutte le fasi, non solo quella strettamente pro- duttiva. E certamente non si fermerà da- vanti al perimetro dell’azienda. Bisognerà considerare fornitori, distributori e avere una progettualità oltre la costruzione del prodotto, che comprenda lamanutenzione e lo smaltimento del componente, come viene prodotto e con quale energia. Tutto ciò è necessario per diminuire l’impatto verso l’ambiente in cui viviamo”. Insomma, i concetti trainanti in questo momento storico dell’industria sono: digitalizzazione e sostenibilità. Hydreco ha considerato questo scenario presente e futuro. Essa si è struttura- ta considerando tutte queste variabili. L’azienda si propone come fornitore di soluzioni in funzione delle esigenze dell’u- tilizzatore. Allo sviluppo tecnologico dei singoli prodotti, che vedremo più avanti, l’azienda propone soluzioni avanzate per il controllo di movimento per i costruttori di macchine mobili (OEM) nei comparti dell’automazione agricola, il movimento terra, le macchine da cantiere, la logisti- ca, il forestale e molti altri. “Proponiamo soluzioni per varie applicazioni per l’ole- odinamica mobile - continua Guiati -. In questi anni abbiamo rafforzato l’ufficio tecnico con personale qualificato secondo le nuove esigenze del mercato e svilup- pato prodotti di ultima generazione, per andare incontro alle richieste dei costrut- tori. Lavoriamo in co-engineering con il cliente. L’innovazione più spinta c’è anche nei settori maturi. I potenziali guadagni in termini di produttività e sostenibilità sono enormi. Con i prodotti da noi sviluppati, riusciamo a combinare innovazione, cre- atività e una revisione delle strategie che portano a un’automazione più efficiente”. E prosegue: “È bene ricordare che in Ei- ma è presente il ‘Salone Digital’ dedicato proprio ai sistemi elettronici, informatici e satellitari applicati alle macchine e alle at- trezzature agricole. L’oleodinamicamobile avrà dunque un’iniezione di tecnologie intelligenti”. Soluzioni digitali In questo scenario Hydreco ha presentato alla scorsa Eima 2021 una serie di prodotti dedicati all’oleodinamica mobile e all’au- tomazione di macchine e sistemi. Si tratta di centraline elettroniche per il controllo delle funzioni delle macchine operatrici, joystick equipaggiati di componentistica elettronica e device digitali che vanno nella direzione dell’innovazione del prodotto. SPECIALE POST EIMA Michele Guiati, managing director di Hydreco Hydraulics Italia.

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