PO 442- Novembre 2021

progettare 442 • novembre / dicembre 2021 7 EDITORIALE LUCA ROSSI Costi delle materie prime, sta minando la ripresa L’impennata dei prezzi delle materie prime - dalla componentistica tra cui i chip alla logistica fino all’energia - sta facendo lievitare del 30% i costi di produzione. Gli aumenti, ma anche la carenza di recepimento sul mercato, sta provocando effetti concatenati. Questo problema rischia nelle prossime settimane di vanificare la ripresa del PIL che, nelle previsioni, dovrebbe essere il più poderoso in tutti i Paesi d’Europa sfiorando il 7%. Il forte stress test a cui i nostri comparti industriali del manifatturiero sono sottoposti non può, infatti, non avere delle conseguenze. La ripartenza a pieno regime degli stabilimenti industriali di questa estate e la mancanza degli stoccaggi ha scatenato una reazione a catena di cui si stanno pagando gli effetti sotto più punti di vista. Innanzitutto, il prezzo delle materie prime, in primis gli acciai, utilizzate e lavorate per produrre le macchine. A questo si aggiungono i forti ritardi di consegna della componentistica e gli aumenti dei loro costi, oltre agli incrementi dei costi logistici, ad iniziare dai pallet e box fino all’innalzamento dei noli marittimi per via dell’effetto ‘collo di bottiglia’ che ha portato e sta ancora portando conseguenze sulla logistica e sui prezzi anche del trasporto via terra. Nelle ultime settimane si è poi assistito ad una crescita smisurata dei costi energetici che alimentano le fabbriche. Per questo motivo, il sistema produttivo italiano sta chiedendo al Governo interventi urgenti di sistema per evitare che l’innalzamento spropositato dei costi di produzione, dovuto sia alla situazione globale ma anche a pulsioni speculative, comprometta la ripresa e la tenuta delle aziende. @lurossi_71 l.rossi@lswr.it

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