PO 442- Novembre 2021
progettare 442 • novembre / dicembre 2021 69 SPECIALE INDUSTRIA AEROSPACE di ricambio su richiesta dal magazzino digitale, è emblematico in tal senso. At- tualmente l’USAF utilizza circa cento dei vecchi aerei da trasporto C5 Galaxy. Per diversi anni non sono stati prodotti nuovi aerei e per mantenere operativa la flotta, occorrono sempre pezzi di ricambio in quantità estremamente ridotte, a volte singole unità. L’introduzione della fab- bricazione additiva per la gestione dei ricambi e la manutenzione di questo tipo di velivolo permette all’USAF di aggirare le frustranti, costose e laboriose procedure di approvvigionamento tradizionali di pezzi di ricambio in quantità ridotte per la sua pluridecennale flotta di C5. La catena di fornitura Naturalmente, ormai da tempo gli OEM più importanti come Airbus e Boeing so- no consapevoli che queste caratteristiche contribuiscono ad accrescere l’agilità, le prestazioni e l’efficienza.Tuttavia, notiamo sempre più spesso che questa tecnologia viene adottata a valle delle catene di ap- provvigionamento. Utilizzatori come BAE Systems e Senior Aerospace BWT ne sono un esempio eccellente.Avendo riscontrato che i loro clienti OEM sono ormai piena- mente consapevoli dei benefici collettivi offerti dalla fabbricazione additiva, sono stati in grado di integrarla come soluzione effettiva all’interno delle loro operazioni, fornendo parti stampate in 3D robuste e ripetibili ed efficientando i propri processi in termini di tempi e di costi. Rispetto poi alle grandi capacità della fabbricazione additiva, va sicuramente ri- cordato il ruolo svoltoda questa tecnologia nella prima fase della crisi innescata dal Covid-19 lo scorso anno. Inutile dire che il settore aerospaziale è stato colpito piut- tosto pesantemente, con un conseguente calo significativo della produzione di aerei. Sebbene le aziende aerospaziali abbia- no cercato di bilanciare il contraccolpo passando rapidamente alla fabbricazione di DPI, i tassi di produzione degli aerei restano comunque al di sotto di quelli che avrebbero potuto essere in condizio- ni normali. Tuttavia, proprio la maggiore richiesta di volumi di produzione su scala ridotta ha evidenziato la forte motivazione ad adottare la fabbricazione additiva, tanto che sia la valutazione di make or buy che il trade-off tra il suo utilizzo o il ricorso alla tecnologia di produzione tradizionale (per grandi tirature, pezzi in serie) si sono spostati. Infatti, nonostante l’impatto negativo su- bito dal settore, la snellezza della fab- bricazione additiva si è rivelata essere una risorsa considerevole sulla base di un’evidenza indiscutibile: noto per non essere uno dei settori più agili, l’industria aerospaziale è stata in grado di risponde- re molto velocemente alla chiamata alle armi all’inizio della pandemia. Dotata già della tecnologia necessaria per convertire la produzione di strumenti e componenti aerei in schermi e protezioni facciali, per poter poi tornare rapidamente sui propri passi, ha aperto gli occhi a chi invece non sapeva e agli scettici all’interno di alcune L’uso dell’additive manufacturing per esigenze di manutenzione sul velivolo C5 evita problemi con l’approvvigionamento tradizionale di pezzi di ricambio a basso volume. delle sue aziende, facendo emergere i punti di forza della tecnologia. Cosa dire Grazie a tutto questo, i responsabili delle decisioni del comparto aerospaziale han- no acquisito una nuova consapevolezza, considerando in modo più fattibile l’ado- zione della fabbricazione additiva quale strumento per far fronte alle sfide della produzione su scala ridotta e dell’efficien- tamento dei costi. Coloro che si occupano dello sviluppo della fabbricazione additiva, ne ha chiari da sempre i vantaggi, che si tratti di far fronte a una pandemia globale o a qualsiasi altro evento. A ogni modo, sono fermamente convinto che la fabbrica- zione additiva abbiamolto di più da offrire, mentre Stratasys continua a spingere oltre le frontiere con lo sviluppo di nuovi mate- riali, aprendo la strada a nuove possibili applicazioni per dare risposta e soddisfare i bisogni continui e sempre più impegnativi degli utilizzatori. S. Sevcik, vicepresidente per il segmento aero- spaziale di Stratasys.
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