PO 442- Novembre 2021

progettare 442 • novembre / dicembre 2021 63 L’utilizzo di droni per la consegna di merci è un aspetto avveniristico. SPECIALE INDUSTRIA AEROSPACE della pandemia si era già creato il fe- nomeno del ‘flight shame’: persone che evitavano in ogni modo di volare per via delle emissioni degli aerei. L’industria se ne sta prendendo cura a livello mondiale, e in Europa le linee guida sono ben evidenziate dalla pubblicazione ‘Flightpath 2050 – Eu- rope’sVision for Aviation’. Per raggiungere gli obiettivi ambiziosi che l’industria si è data (ridurre entro il 2050 le emissioni di CO2 del 75%, quelle di NOX del 90% e il livello di rumore percepito del 65%rispetto a un velivolo del 2000), è necessario fare un balzo tecnologico importante. Le aziende si stanno concentrando princi- palmente sull’alleggerimento delle strut- ture (impiego di materiali compositi e tecniche produttive come l’additive ma- nufacturing), analisi aerodinamica avan- zata e sistemi propulsivi più efficienti, che possono impiegare carburanti alternativi come i SAF (Sustainable Aviation Fuel) o l’idrogeno. Qui è necessario distinguere tra l’efficientamento dei motori tradizionali e lo studio di nuovi sistemi propulsivi co- me quelli elettrici. Il numero di velivoli a propulsione elettrica o ibrida in sviluppo è cresciuto del 30% nel 2019 e si contano oggi oltre 200 aziende che vi lavorano. La sfida qui è spesso il contenere pesi e dimensioni dell’interopowertrain e portare a maturità parte della tecnologia, come quella delle batterie, garantendone anche la sicurezza. La mobilità del futuro Come ci sposteremo nel futuro è un tema molto interessante per chi progetta velivo- li. La crescita del numero delle megalopoli ha costretto a pensare a nuovi concetti (e nuovi mezzi) di mobilità integrata. Tra questi, i più avveniristici sono sicuramente piccoli velivoli a due o quattro posti e droni per la movimentazione di merci. È una vera e propria rivoluzione che implica non solo la progettazione e la costruzione in serie di aeromobili molto diversi da quelli che siamo abituati a vedere, ma anche la realizzazione delle infrastrutture adatte a ospitarli e, non ultimo, un’opera che ne faciliti l’accettazione dalle amministrazioni cittadine. Per evitare l’affollamento di po- che aree urbane e l’abbandono di altre, c’è la visione di un trasporto aereo anche sul cortissimo raggio, che impiega aeroporti locali e che richiede ovviamente velivoli dalla gestione estremamente economica. Su questi concetti si basano business model come quello di Eviation che ha di recente iniziato una collaborazione con DHL, oVerical Aerospace, che è stata scelta da American Airlines come fornitore di una flotta a propulsione elettrica con un commitment di 250 aerei, per un valore di un miliardo di dollari. La maggior parte di questi nuovi velivoli sarà infatti a propulsione ibrida o elettrica, portandoci ancora una volta a focalizzarci sul loro sviluppo e soprattutto sulla loro integrazione nell’architettura del velivolo. Possono nascere infatti forme nuove e inusuali, che necessitano di studi aerodi- namici approfonditi. I dati per la progettazione e la manuten- zione Il nostro mondo è sempre più connesso e può utilizzare computer sempre più veloce per gestire enormi moli di dati. Secondo GE, ognuno dei suoi motori CMF56 può generare un Terabyte di dati per volo che includono il monitoraggio di 280 parame- tri. Le versioni future ne monitoreranno 480. È così possibile non solo pensare alla gestione della manutenzione predittiva, ma anche accumulare informazioni sul reale impiego dei prodotti da utilizzare per la progettazione e la messa a punto di quelli nuovi. Grazie a connessioni internet onnipresenti e veloci, parte di questi dati può essere letta da terra mentre l’aereo è in volo. Una connessione bidirezionale può consentire di gestire alcune operazioni da remoto, evitando guasti intervenendo prima che accadano. Questo apre diversi nuovi scenari, tra cui quello dell’esposi- zione ad attacchi informatici. Per l’indu- stry significa un aumento importante del peso della funzione IT e degli analisti dati, dell’impiego del cloud, della necessità di progettare e integrare antenne e sensori risolvendo problemi complessi di interfe- renze, aerodinamica, cablaggi.

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