PO 442- Novembre 2021
22 progettare 442 • novembre / dicembre 2021 assicurato ai Paesi che ne faranno richiesta. In un excursus attraverso l’Europa, Nava indica alcuni tra i progetti già realizzati, come il ‘Blue Print’ nelle Fiandre a sup- porto all’Agenzia fiamminga per gli inve- stimenti e il commercio (FIT) a diventare un’organizzazione pronta per l’Intelligenza Artificiale (IA) in grado di padroneggiare le tecnologie moderne, modernizzare i suoi servizi alle imprese e migliorare la sua efficienza utilizzando le tecnologie più avanzate. In Lituania un altro progetto per massimizzare i benefici dell’attività di scienza, ricerca e innovazione tecnologica e ricorda come la Lituania sia una nazione piccola ma con una tradizione di inter- scambio tra università ricerca e aziende e come tale un progetto che potrebbe essere ispirante per altri Paesi. A Cipro, invece, la DG Reform sta creando una struttura per sviluppare le competenze della banda larga e tutti i ad essa progetti legati. E in Italia? “Dal 2017 a oggi abbiamo fatto una 60 di progetti in Italia Solo nell’ultimo anno 11 a sostegno e impetrazione del PNNR. Digitale e amministrazione pubblica sono una coppia su cui abbiamo lavorato molto lavoriamo molto – continua Mario Nava -. Il digitale ha una forte integrazione con l’amministrazione pubblica, dove si vanno a toccare tutti gli aspetti, da quello infra- INCHIESTA strutturale alla formazione, per arrivare al processo di facilitazione perché la PA ha le potenzialità di diventare un facilitatore”. Ricorda poi il direttore come in futuro tutto passerà dall’amministrazione pubblica e quanto siano fondamentali i progetti di trasformazione digitale e lo sviluppo di quadri normativi che permetteranno il flusso della trasformazione digitale. “Pen- siamo alle gare d’appalto o alla selezione di nuovi progetti”, conclude. Cybersicurezza al centro Il tema della sicurezza è al centro della trasformazione digitale. Roberto Baldoni è dallo scorso agosto il direttore della nuova Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, dopo aver ricoperto l’incarico di vicediret- tore del DIS dove ha portato la sua espe- rienza in fatto di sicurezza cibernetica. “Per affrontare questo cambiamento e recupe- rare il ritardo del nostro Paese in ambito di- gitale è necessario trattenere in Italia figure professionali e adeguatamente retribuirle. I nostri tecnici che hanno scelto di operare all’estero hanno rappresentato un grande problema - afferma Roberto Baldoni -. La prima sfida è dunque quella di creare dei team di professionisti in grado di gestire i rischi che inevitabilmente arriveranno con la trasformazione digitale, tra questi gli attacchi cibernetici”. La cyber-resilienza delle infrastrutture nazionali necessita di competenze per difendere dagli attacchi le strutture strategiche. “Dobbiamo gestire gli attacchi cibernetici, grazie a un sistema Paese resiliente che cerca di mitigarli e superarli, affinché quelli che andranno a segno saranno il minor numero possibile”, continua. Un’altra sfida riguarda invece la sovranità digitale. Baldoni sottolinea come il nostro cyber spazio sia composto da tecnologie ed erogatori di servizi privati (cloud), un mercato molto ristretto controllato da ‘gi- ganti’ che potrebbero essere influenzati dai loro governi di appartenenza: “Pensiamo che cosa potrebbe succedere se qualcuno bloccasse tutti i servizi cloud agli altri Paesi oppure l’esportazione, per esempiodi chip. Una sfida importante è quella di riscoprire l’importanza della sovranità digitale, che si- gnifica sapere controllare le informazioni. Se non esiste tecnologia fatta all’interno di un certo Paese sarà molto difficile per quello stesso Paese avere una sovranità delle informazioni”. Da qui il concetto di au- tonomia tecnologica ovvero lo sviluppo di tecnologie trusted, nazionali o europee per il funzionamento dell’intero ecosistema. @anto_pelle
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz