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NOVEMBRE 2018 FIELDBUS & NETWORKS 76 enomeno iniziato quando le aziende hanno capito che la tecnolo- gia in uso nella vita personale dei loro collaboratori era preferita, e spesso più efficiente, rispetto quanto solitamente presente sul posto di lavoro, il Byod (Bring your own device) spinge l’IT aziendale verso un modello di tipo ‘consumer’. Incoraggia chi, utilizzando le ultime applicazioni per dispositivi smart nella propria vita privata, si aspettava lo stesso livello di funzionalità e semplicità d’uso anche al lavoro. Un altro aspetto che alimenta lo sviluppo del Byod è la necessità delle aziende di avere collaboratori in grado di erogare servizi inmobilità, così come la crescente diffusione dello smart working, ovvero l’erogazione di servizi professionali direttamente da casa. Uno studio di Gallup già nel 2017 mostrava come il 43% degli americani trascorresse molto tempo lavorando da remoto, così oggi molti dipendenti si aspettano di essere in grado di svolgere il loro lavoro da qualsiasi luogo e in qual- siasi momento. Non è insolito oggigiorno controllare le email di lavoro dal divano, o lavorare a una presentazione mentre si è in viaggio, oppure consuntivare le ore lavorate attraverso applicazioni del proprio dispositivo mobile. Uno studio condotto da MSI Research per conto di Intel Security su oltre 2.500 professionisti a livello globale, di cui 200 in Italia, mostra come il 72% dei lavoratori italiani ammetta di collegarsi a Internet da casa almeno una volta al giorno per motivi di lavoro. La maggior parte (63%) lo fa con un portatile, il 37% ricorre a uno smartphone e il 34% a un tablet. L’86% oggi porta e utilizza dispositivi personali al lavoro (72% lo smartphone, 32% notebook e 32% laptop) e il 70% è dell’idea che la propria azienda consentirà l’uso di più dispositivi personali, anche di tipo ‘indossabile’, a breve. Il Byod è, quindi, inevitabile conseguenza della digitalizzazione in atto e per questo è in rapidissima espansione. A fianco di tale aspetto, di carattere funzionale, occorre considerare tutta una serie di elementi di natura più infrastrutturale, come la sicurezza. Per questo motivo, è necessario adottare un approccio che ne regoli l’adozione in ter- mini di integrazione con i sistemi esistenti e sicurezza per i dati aziendali, massimizzandone i benefici a livello di flessibilità e velocità dei processi. Vantaggio o minaccia? Sorge spontaneo domandarsi se il fenomeno Byod sia un reale vantaggio per i processi di business, o rimanga a tutt’oggi una complessità aggiun- tiva cui i responsabili IT devono far fronte. La flessibilità operativa di un’or- ganizzazione passa indubbiamente attraverso il ricorso a nuovi strumenti di lavoro e i dispositivi mobili personali sono da intendersi in tal senso come vera ‘appendice’ di manager e professionisti. È anche vero che le criticità tecniche che comportano l’implementazione e la gestione di un progetto Byod non sono trascurabili, perché in gioco, fra le altre cose, vi è proprio la sicurezza dei dati aziendali. Da una ricerca condotta dall’Isti- tuto Redshift Research su oltre 1.000 figure professionali legate all’area IT, in tutta Europa, emerge come un’azienda su cinque subisca violazioni della sicurezza a causa di iniziative di tipo Byod. Questo semplice dato fa comprendere come permanga un atteggiamento di particolare prudenza da parte delle organizzazioni verso l’utilizzo dei device personali. La metà degli intervistati mantiene una linea cautelativa, proprio per evitare il ri- schio di compromettere la sicurezza dei sistemi. A livello IT l’approccio verso la nuova frontiera della mobilità è altamente controverso e pro- blematico, anche se ineludibile. La ricerca evidenzia anche come tra le aziende intervistate che hanno già dato il via a un progetto Byod, il 20% abbia subìto almeno una violazione della sicurezza nell’ultimo anno e nel 2% dei casi siano state segnalate più di cinque violazioni nello stesso periodo. Solo il 43%dei responsabili dei sistemi informativi oggetto di in- dagine è convinto che i dispositivi personali siano adeguatamente protetti per l’ambiente aziendale, mentre più di un terzo del campione dichiara di essere preoccupato, soprattutto per il trasferimento di malware e virus da tali dispositivi alla rete aziendale. La ricerca riporta, inoltre, come solo Building blocks F di Matteo Marino Fieldbus & Networks AL LAVORO CON IL BYOD VectorStock.com BYOD SIGNIFICA UTILIZZARE I PROPRI DISPOSITIVI DI TIPO MOBILE SUL POSTO DI LAVORO ACCANTO AI DISPOSITIVI AZIENDALI. È UNA TENDENZA CHE SI STA DIFFONDENDO VELOCEMENTE A LIVELLO GLOBALE: I BENEFICI SONO TANTI, MA ANCHE I RISCHI…
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