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SETTEMBRE 2018 FIELDBUS & NETWORKS 54 Fieldbus & Networks scelta agevola anche la raccolta dei dati, caratteristica che si aggiunge alla qualità dei prodotti e alla flessibilità richiesta dalle future evoluzioni”. Tanti dati per ottimizzare il comfort “Per noi universitari la raccolta dei dati rap- presenta un presupposto fondamentale” illustra la ricercatrice Ilaria Pigliautile, re- sponsabile del monitoraggio dei parametri ambientali. “Infatti, lamancanza di comfort è il primo fattore in grado di vanificare un programma di risparmio energetico. L’in- tero edificio è così disseminato di sensori, che ci permettono di monitorare in tempo reale numerosi parametri, come la tem- peratura, l’illuminazione delle scrivanie, la concentrazione di CO 2 , l’umidità am- bientale, le correnti d’aria. Tutto questo, correlato con le condizioni meteorologi- che esterne, l’apertura delle finestre o il settaggio manuale della temperatura, ci permette di capire quali sono i livelli di be- nessere fisico e psicologico delle persone”. Questi dati, attraverso l’infrastruttura di rete BTnet, vengono poi inviati da Sant’A- pollinare a Perugia, per essere analizzati e trasformati in informazioni messe a dispo- sizione dei ricercatori di tutto il mondo. Gli strumenti installati dall’Ateneo umbro sono quindi molto più numerosi rispetto a quelli richiesti per la certificazione GBC, ma la ricercatrice sottolinea: “Al di là degli standard normativi, i dati sperimentali con- sentono di ottimizzare la progettazione per integrare anche i comportamenti personali, che non possono essere contemplati in una norma. Del resto, i risultati sperimentali stanno confermando i nostri calcoli teorici, ma ogni piccola ottimizzazione, una volta replicata su larga scala, può portare a note- voli vantaggi”. Una convinzione confermata anche da Meloni: “Progettare con l’obiet- tivo di rispettare le indicazioni della certifi- cazione GBC ci ha imposto di valutare ogni singola scelta. Tale esercizio si è rivelato utile anche nei nuovi progetti che stiamo af- frontando, in quanto possiamo replicare l’e- sperienza accumulata lavorando in stretto contatto con i tecnici BTicino e i ricercatori universitari. Tra i vantaggi di MyHome, per esempio, che permette la comunicazione tra tutti i device installati, figura la possibi- lità di utilizzare quello che tutti conosciamo come ‘tasto spegnitutto’ o ‘generale’. Una funzionalità fondamentale in un edificio pubblico, perché chi inserisce l’impianto di allarme può anche disattivare luci e spe- cifiche utenze, prevenendo così qualsiasi spreco”. L’edificio si trova in una posizione collinare e, oltre ai risparmi energetici, la scelta di utilizzare le soluzioni di automazione integrate di BTicino si è rivelata utile anche in un’ottica di sicurezza. Oltre all’impianto di videocontrollo, infatti, sono state installate in corrispondenza degli ingressi due postazioni videocifoniche, una standard Classe 100, l’altra connessa Classe 300X, che consente di comunicare anche da remoto e via smartphone con le persone che si presentano ai cancelli. Il punteggio più alto “Le soluzioni che abbiamo scelto dal ca- talogo di BTicino sono tutte relativamente comuni; anche MyHome è un’opportu- nità replicabile in qualunque abitazione” spiega Massimiliano Mosconi, titolare di Termolux, l’azienda di Castiglione del Lago che ha curato l’installazione impian- tistica. “L’innovazione più originale con- siste nell’averle applicate a un contesto di valore architettonico utilizzando una modalità operativa completamente nuova. Il protocollo GBC impone di rispettare una serie di regole specifiche, a partire dal reperimento dei materiali da utilizzare in cantiere. Tutti i componenti, per esempio, devono essere corredati da opportune schede tecniche, confezionati secondo specifici criteri e testati direttamente in magazzino anziché sul cantiere. Queste regole possono apparire gravose in termini temporali. Al contrario ci hanno permesso di apprendere un nuovo modo di lavorare che, a consuntivo, si è rivelato più efficace rispetto a quelli tradizionali. Anche in que- sto caso, comunque, è stato vincente avere un fornitore come BTicino che, operando sul mercato internazionale, conosce e ri- spetta già i nuovi protocolli internazionali, mettendo a disposizione prodotti corredati di tutte le caratteristiche richieste. Anche per questa ragione, in sede di valutazione, i certificatori di GBC Historic Building hanno assegnato il massimo dei punti, ovvero 29 su 29, all’ambito ‘Energia e Atmosfera’, in quanto siamo riusciti a integrare le migliori tecnologie in un edificio soggetto a una serie di vincoli. Un’esperienza che stiamo replicando nella ristrutturazione di un nuovo hotel in costruzione”. Dalla storia al futuro “Aver fatto confluire una serie di realtà ita- liane e locali intorno a questo progetto è stato un altro successo in termini di ricerca e di mercato” conclude Cotana. “Ha infatti dimostrato che possediamo un patrimonio di competenze e tecnologie che possono aiutarci a valorizzare il nostro capitale sto- rico e architettonico, oltre alle nostre eccel- lenze in campo tecnologico. Essere il primo edificio al mondo certificato GBC Historic Bulding, tra l’altro a livello ‘Oro’, rappre- senta un ulteriore motivo di orgoglio e uno stimolo a investire ulteriormente in questa direzione. I dati raccolti con le nostre at- tività sperimentali e con il monitoraggio degli ambienti forniscono utili indicazioni anche ai partner. Con loro stiamo stipu- lando nuovi accordi per utilizzare la Rocca di Sant’Apollinare come ‘palestra’ per spe- rimentare sul campo nuove soluzioni tecno- logiche, utili anche alle smart home e smart building del futuro”. Bticino - www.bticino.it ~ @\ ?@+ [ @ +
` consente di comunicare da remoto e videocontrollo
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