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Fieldbus & Networks permette dunque di realizzare in modo vantaggioso le più svariate funzioni digitali e analogiche in campo, in base alle specifiche esigenze. Utilizzando le varie modalità operative di una porta IO-Link, tramite il master IO-Link è possibile gestire segnali digitali standard, segnali analogici (con la combinazione di convertitori IO-Link/analogici) o il collegamento di dispositivi IO-Link quali, ad esempio, sensori, fotocellule o telemetri. Recentemente, la fami- glia Axioline E si è ampliata con una nuova ciabatta per applica- zioni decentrate in grado di offrire otto ingressi oppure otto uscite. Certificati IO-Link secondo specifica 1.1.2, i dispositivi Axioline E permettono di interfacciare sensori o attuatori a un master IO-Link. Il grado di protezione IP65/IP67 permette ai dispositivi di essere installati all’esterno del quadro elettrico, accanto alla macchina, mentre l’impiego di connettori M12 Speedcon rende rapido il ca- blaggio e riduce il tempo di installazione. Allo stesso risultato contribuisce anche la procedura guidata per l’installazione, che semplifica l’impostazione delle correnti no- minali (da 0,5 a 10 A in un unico dispositivo). I valori impostati possono poi essere protetti da modifiche accidentali tramite un blocco elettronico. La limitazione attiva della corrente permette un utilizzo più efficiente dell’alimentatore installato a monte. Le custodie in plastica o in metallo, estremamente resistenti alle vi- brazioni e agli urti, soddisfano anche le esigenze delle applicazioni più critiche. Volendo invece collegare sensori/attuatori non IO-Link con interfaccia analogica, è possibile utilizzare i mini-convertitori Phoenix Contact. Grazie a due connessioni M12, i mini-convertitori possono ve- nire connessi direttamente al sensore/attuatore e consentire la trasmissione verso il modulo con cavo non schermato, così come previsto dalle specifiche del protocollo IO-Link. Questa struttura comporta il vantaggio di utilizzare una sola tipologia di modulo per l’acquisizione locale di segnali diversi (analogici e/o digitali), par- ticolarmente rilevante soprattutto quando i segnali sono limitati in numero. Utilizzare un solo modulo IO-Link master anziché montare moduli distinti significa anche evitare la necessità di prevedere una serie di I/O non utilizzati. Cbmc: interruttori elettronici connessi per carichi protetti Gli interruttori di protezione elettronici sono particolarmente indi- cati nella costruzione di macchine e impianti, per proteggere tutti i carichi alimentati da un elemento di rete. La limitazione attiva della corrente consente di proteggere efficacemente anche dispositivi remoti e impedisce, in caso di guasto, l’interruzione della tensione SETTEMBRE 2018 FIELDBUS & NETWORKS 14 I connettori assemblabili M12 di Phoenix Contact sono ora equipaggiati con tecnica di connessione Push-in: conduttori rigidi e con capocorda possono essere inseriti e collegati direttamente senza l’ausilio di attrezzi e senza richiedere la preventiva aper- tura del punto di contatto. Per collegare trefoli sottili e per disinserire i conduttori collegati basta premere la leva colorata per azionare il meccanismo di apertura del punto di connessione. Una nuova famiglia di prodotti con connessione a crimpare com- pleta l’assortimento dei connettori. Sono compatti e particolarmente indicati per rispondere ai requisiti dell’industria ferroviaria. Con le connessioni Quickon, Piercecon e a vite, Phoenix Contact offre tutte le più comuni tecniche di connessione per applica- zioni schermate e non schermate. Il cliente ha quindi la possibilità di selezionare la connessione più adatta, per la trasmissione di dati, segnali e potenza, a seconda della specifica applicazione. CONNETTORI M12 CON TECNICA DI CONNESSIONE ADATTA A OGNI APPLICAZIONE Per collegare sensori/attuatori non IO-Link con interfaccia analogica è possibile utilizzare i mini-convertitori Phoenix Contact Phoenix Contact offre un’ampia scelta di dispositivi per la comunicazione con gli I/O in campo, per qualsiasi applicazione

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