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MAGGIO 2018 FIELDBUS & NETWORKS 52 Fieldbus & Networks ndustria 4.0 e cyber-security non sono solo temi ricorrenti sui media, ma anche aspetti strettamente colle- gati tra loro. Le statistiche in questo senso parlano chiaro. Nel 2016 si sono verificati più di 4.000 attacchi al giorno e l’80% delle imprese europee ha denunciato di averne subito almeno uno. La diffusione del cyber-crime, che pro- voca ogni anno danni per miliardi di euro, ha spinto l’Unione Europea a pro- porre l’adozione di una serie di misure di contrasto, un nuovo sistema di certi- ficazione per garantire la sicurezza dei prodotti e dei servizi nel mondo digitale e l’istituzione di un’agenzia per la cyber- sicurezza. Del resto, la protezione dei dati è da tempo al centro delle preoccupazioni dei governi europei per i suoi riflessi in materia di sicurezza e difesa. L’Internet delle Cose (IoT), pilastro della manifat- tura digitale, non offre infatti solo op- portunità per la crescita dell’industria europea, ma amplifica anche i rischi di vulnerabilità di fronte ad attacchi mirati ad aziende e strutture militari e istitu- zionali in possesso di ‘dati sensibili’ per la sicurezza nazionale. Nei prossimi cinque anni il cyber-crime potrebbe portare il suo bottino a 8.000 miliardi di dollari, già nel 2020 i dati rubati salirebbero a 5 miliardi. E la graduale convergenza di realtà fisica e virtuale indotta dall’IoT ha aperto nuovi orizzonti. Nella fabbrica intelligente, ma anche in quella mediamente infor- matizzata, la sicurezza informatica rap- presenta un prerequisito fondamentale. Oggi, molte aziende affidano i loro dati e buona parte, se non tutto, del pro- cesso produttivo e amministrativo a strumenti digitali connessi alla rete. E molti prodotti in commercio, a partire dalle nostre automobili e dagli elettro- domestici che utilizziamo nelle nostre case, sono costantemente connessi a Internet, quindi, se non opportunamente protetti, rischiano di divenire accessibili e violabili. L’esempio più evidente sui media, ma di certo non l’unico, arriva dal mondo automotive, con le ‘connected car’, potenzialmente a rischio di attacco in- formatico con tutti gli effetti fisici, sulla sicurezza del guidatore e non solo, che si possono facilmente immaginare. Potenzialmente più catastrofiche po- trebbero essere le conseguenze di attacchi informatici portati a infrastrut- ture critiche, come impianti produt- tivi e sistemi di controllo industriale, anch’essi sempre più spesso connessi in rete per motivi di produttività e ge- stione, e per lo stesso motivo potenzial- mente a rischio. Questo ‘corto circuito’ tra sistemi in- formatici e sistemi industriali apre di fatto una nuova frontiera per la di Maurizio Tondi PREREQUISITO FONDAMENTALE PER UN’AZIENDA CHE VOGLIA DIVENTARE ‘INTELLIGENTE’, LA SECURITY È DA TEMPO AL CENTRO DELLE PREOCCUPAZIONI DI GOVERNI E MANAGEMENT: QUI IL MODELLO DI GESTIONE DELLA SICUREZZA PROPOSTO DA AXITEA I VULNERABILITÀ SOTTO CONTROLLO F oto tratta da F oto l ia Sicurezza
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