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MAGGIO 2018 FIELDBUS & NETWORKS 17 Cover story Schneider Electric Dalla prospettiva dei produttori di macchine, l’attenzione è rivolta spesso su soluzioni pratiche e sulla semplificazione della progetta- zione dei sistemi meccatronici e di controllo. Un esempio di digitaliz- zazione in quest’ambito è la possibilità di simulare il programma di automazione senza hardware: un vantaggio enorme. Con l’aumento, per gli OEM, delle difficoltà inerenti alla potenza delle CPU, alla differenziazione per l’I/O e anche ai sensori, le funzioni intelligenti distingueranno le macchine grazie a valori aggiunti basati sul sof- tware e sull’applicazione. Di conseguenza, gli OEM sono incoraggiati a sviluppare nuovi modelli di business per monetizzare nuovi servizi e funzioni che garantiscano l’integrazione intelligente, la disponibilità dei dati, analisi avanzate o una vasta gamma di altre opzioni future, tutte basate sul software. Il cloud come piattaforma di trasformazione Nell’ambiente aziendale, l’uso del cloud per l’archivia- zione e l’accesso ai dati è relativamente comune. Gli am- bienti produttivi sono più riluttanti all’adozione di questa tecnologia. Nei prossimi anni, tuttavia, il cloud sarà sempre più diffuso grazie all’IIoT. Con l’incremento della quantità di dati di produzione che vengono acquisiti e con l’aumentare dei dispositivi di au- tomazione connessi e dei macchinari collegati in rete, la domanda di hardware per l’archiviazione, la gestione e l’analisi dei dati crescerà in maniera esponenziale. L’archiviazione su cloud e le piattaforme disponibili per gli utenti finali garantiscono sicurezza e affidabilità e forniscono un metodo conveniente per l’accesso, l’archi- viazione e l’integrazione dei dati per trasformarli in informazioni utili. I vantaggi per gli utenti finali includono la riduzione dei costi dell’har- dware, l’utilizzo di esperti esterni per la gestione dei dati e l’accesso sicuro ai dati di produzione per semplificare i processi decisionali. Anche in questo caso, per i costruttori di macchine si apre un nuovo campo di competenze.Le modalità con cui i dati vengono forniti in maniera leggibile dalle macchine ai sistemi analitici sarà fondamen- tale per l’integrazione delle apparecchiature degli impianti produttivi in un’infrastruttura informatica. E non è un caso che i grandi fornitori di soluzioni di automazione stiano collaborando con gli specialisti del cloud e dell’IoT a livello globale, come nel caso di Schneider Electric che ha un set di digital partner che include colossi come Microsoft, Cisco ecc. Al loro livello, gli OEM che padroneggeranno questo set- tore manterranno una posizione altamente competitiva nei prossimi anni e la capacità di dotarsi di personale adeguatamente formato, capace di gestire un processo di migrazione e digital transformation in modo sicuro sarà fondamentale. Un mondo di opportunità per cui attrezzarsi subito Le nuove smart machine offrono vantaggi che sono chiaramente com- prensibili a tutti: utilizzando protocolli di comunicazione consolidati, dispositivi IIoT e il cloud si ottiene una ridu- zione dei costi sull’intero ciclo di vita, si migliora il ren- dimento delle macchine, si creano nuove opportunità di collaborazione e interazione positiva per il business, che trascendono l’ambiente di fabbrica coinvolgendo, in pro- spettiva, l’intera azienda. È un cambiamento tecnologico e culturale per il quale bisogna attrezzarsi subito. A con- clusione di questa disamina sulle smart machine bisogna sottolineare il ruolo essenziale, per assistere a una tran- sizione su larga scala verso i macchinari intelligenti, della formazione. Formazione del personale operativo, ma anche formazione nei confronti del management con la dimo- strazione chiara e concreta di convenienza e ritorno degli investimenti in nuove tecnologie. E, infine, occorre una fo- calizzazione sul tema della sicu- rezza, volta a contrastare i rischi dell’apertura alla comunicazione e digitalizzazione di ambienti tra- dizionalmente chiusi. Questa tra- sformazione non interessa solo l’utente finale, riguarda anche gli OEM. Anche loro devono attrez- zarsi non solo per essere in grado di proporre sistemi che sfruttino le potenzialità dell’intelligenza distribuita nelle macchine, ma anche per adottare un approccio di business nuovo, che permetta per esempio di sfruttare tutte le opportunità di servitizzazione che si aprono quando l’IIoT entra in processi quali la manutenzione e il controllo, e per avvalersi delle nuove possibilità date dal crescente ruolo del software.Il ‘viaggio’ verso le smart machine è appena comin- ciato. Gli OEM che vogliono esserne protagonisti dovranno necessaria- mente adattarsi al cambiamento. Questo costerà degli sforzi, ma offrirà anche la possibilità di cambiare il proprio ruolo nei confronti dell’utente finale e anche dei fornitori di tecnologie, trasformandosi da ‘realizzatori’ di macchine a veri e propri partner nel percorso di innovazione, capaci di valorizzare al meglio i nuovi componenti hardware e software ‘smart’ proposti dai vendor nella realizzazione di soluzioni tecnologiche capaci di contribuire al business complessivo del cliente finale. Schneider Electric - www.se.com/ww/en/ L’attuale fermento tecnologico ha un impatto importante anche sugli operatori, da qui la necessità di formazione in campo in linea con l’evoluzione dei sistemi di fabbrica EcoStruxure Augmented Operator Advisor combina informazioni dinamiche locali e contestuali per supportare gli utenti mobili offrendo loro una fusione fra ambiente fisico e con oggetti virtuali
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