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MAGGIO 2018 FIELDBUS & NETWORKS 100 Fieldbus & Networks Il comportamento delle imprese viene valutato rispetto a dodici ca- ratteristiche specifiche, che contribuiscono alla definizione dell’indi- catore composito della loro digitalizzazione, denominato da Eurostat ‘ Digital Intensity Indicator ’ (si veda Figura 4 ). Nel 2017 l’86,9% delle imprese italiane con al- meno dieci addetti si colloca a un livello ‘basso’ o ‘molto basso’ di adozione dell’ICT, non essendo coinvolte in più di sei attività tra quelle conside- rate; il restante 13,1% svolge invece almeno sette delle dodici funzioni, posizionandosi su livelli ‘alti’ o ‘molto alti’ di digitalizzazione (si veda Figura 5 ). È da notare come gli indicatori che determinano il maggiore divario per classe dimensionale delle imprese siano tre, ovvero: la presenza di specialisti ICT, l’adozione del software ERP, la banda larga di almeno 30 Mbps. Sono loro a de- terminare le maggiori differenze fra piccole e grandi imprese. La crescita lenta del commercio online Sebbene lentamente, continua a crescere anche la quota di imprese che vendono i loro prodotti online. Nel 2017 è aumentata dal 50,5% al 53% rispetto al 2016 la quota di individui che nei tre mesi precedenti l’intervista hanno effettuato acquisti online: il 31,9% ha ordinato o comprato merci o servizi negli ultimi 3 mesi, il 12,1% nel corso dell’anno e il 9% più di un anno fa. Aumenta dunque il fatturato online, passato dal dall’8,8% del 2016 al 10,1%, con una quota variabile a seconda delle dimensioni delle imprese: la quota maggiore, 16,7%, va a quelle con almeno 250 dipendenti. I settori trainanti del commercio online, considerando le attività che contribuisco per almeno l’1% del fatturato dell’economia online, sono i servizi di alloggio, del commercio e della fabbricazione di mezzi di trasporto. La sicurezza informatica Le connessioni, che riguardino la fabbrica intelligente o l’e-com- merce, devono essere protette. La cyber-security è un argomento ben noto all’interno delle imprese e merita di essere trattato con le dovute attenzioni e competenze. Il rapporto Clusit (Associazione Italiana per la Sicu- rezza Informatica) 2018, evidenzia come nel periodo 2011-2017 i costi generati dalle attività cyber-cri- minali siano quadruplicati, passando da circa 100 miliardi di dollari nel 2011 a 500 miliardi nel 2017. Lo studio prende in considerazione un campione, che al 31 dicembre 2017 era costituito da 6.865 attacchi noti di particolare gravità, o che comunque prefigu- rano scenari particolarmente preoccupanti, avvenuti nel mondo, inclusa quindi l’Italia, dal primo gennaio 2011. Nel 2017 sono stati registrati 1.127 attacchi: +240% rispetto al 2011, +30% rispetto al 2014 e +7,33% rispetto al 2016. Il rapporto sottolinea un problema che definisce grave e urgente: la cronica e drammatica insuffi- cienza degli investimenti in cyber-security in Italia, che colloca il nostro Paese agli ultimi posti nel pa- norama internazionale e rischia di condizionare lo sviluppo e il benessere nei prossimi anni. Un problema che andrà preso seriamente in consi- derazione. " # # $ composito di digitalizzazione) di Eurostat F on t e Is t a t Figura 3 - Aziende con almeno dieci addetti che ha organizzato nel 2016 corsi di formazione per aumentare le competenze informatiche F on t e Is t a t ' * ++ + + # # F on t e Is t a t

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