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NOVEMBRE 2019 FIELDBUS & NETWORKS 13 Cover story Softing Italia nected Factory, queste sono spiegate in modo dettagliato e possono quindi essere completate rapidamente e facilmente. Prima di tutto, l’applicazione Connected Factory deve essere in- stallata nel cloud Microsoft Azure. Per fare questo è sufficiente una conoscenza di base di Microsoft Azure e della configurazione dei servizi. A questo punto, l’Industrial IoT Starter Kit è collegato alla piattaforma cloud. Questa fase comporta l’implementazione dei requisiti di sicurezza IT, pertanto è necessaria una conoscenza dell’amministrazione del sistema IT e della gestione dei certificati. L’ultima fase riguarda l’integrazione di un vero e proprio controllore. Durante questo intervento, l’assistenza è fornita dalle procedure guidate incluse in dataFeed OPC Suite. A livello pratico l’ostacolo maggiore consiste nella comprensione di un programma di un controllore scarsamente o per nulla docu- mentato e nella selezione dei dati corretti per l’analisi nel cloud. In questo caso, uno dei vantaggi è che, per svolgere questa integrazione, non bisogna apportare modifiche al programma del controllore o alla rete di automazione. Se durante il progetto pilota non si desidera integrare un vero PLC, per esempio per scopi dimostrativi o solo per testare le prime funzioni basate su cloud, è possibile configurare come fonte dati alternativa un server OPC UA con valori di controller simulati già preinstallato nell’Industrial IoT Starter Kit. Da un progetto pilota a soluzione performante L’esperienza ha dimostrato che questi primi passi sono più efficaci se eseguiti da un piccolo team composto da tec- nici di automazione e informatici. Ogni membro del team sarà in grado di contribuire con le proprie competenze individuali al rapido successo del progetto e garantire la disponibilità di una soluzione operativa nel più breve tempo possibile. L’implementazione terrà conto delle esigenze specifiche del cliente e consentirà di ottenere una prima visione dell’analisi dei dati delle reti di automazione e degli eventuali adattamenti necessari all’applicazione (Connected Factory). Anche se lo sforzo necessario per raggiungere questo obiettivo di- pende in larga misura dalle esigenze e dai requisiti individuali, i progetti hanno dimostrato che, utilizzando l’Industrial IoT Starter Kit, le soluzioni si possono implementare in campo e adattare alle esigenze individuali in soli 10-20 giorni. Con l’ausilio di servizi ba- sati sul cloud, queste soluzioni si possono utilizzare per scopi quali il calcolo di indicatori di prestazione specifici del cliente, o l’esecu- zione di analisi di serie temporali. I costi totali di gestione della soluzione sono determinati dai costi per l’utilizzo dei servizi basati sul cloud e dipendono, in particolare, dal vo- lume di dati trasmessi e dalla selezione dei servizi utilizzati. I progetti più piccoli basati su un Industrial IoT Starter Kit, da due a cinque PLC collegati, generano mediamente diversi milioni di comunicazioni al giorno. Nel caso di Microsoft Azure tale volume di dati sarà coperto da un ab- bonamento IoT Hub S2. Stimando che un progetto pilota iniziale includa l’acquisto di un IoT Starter Kit, spese per modifiche specifiche al progetto e un tempo da tre a sei mesi per l’utilizzo dei servizi basati sul cloud, il costo totale sarà compreso tra 20.000 e 50.000 euro. Le conoscenze acquisite possono poi essere utilizzate per migliorare ulteriormente la soluzione. A tal fine sono disponibili diversi mezzi. Si va dall’ulteriore adattamento di servizi basati su Connected Factory e/o cloud, all’acquisizione e valutazione di ulteriori dati di produzione o relativi alla macchina, all’integrazione di sensori aggiuntivi, all’installazione di componenti di edge analytics sull’In- dustrial IoT Starter Kit e al collegamento di applicazioni aggiun- tive gestite in parallelo (nel cloud o in loco). A questo proposito, gli utenti beneficeranno dell’architettura aperta e basata su standard dell’Industrial IoT Starter Kit, nonché del supporto di vari protocolli che consentono il collegamento di applicazioni software. I vantaggi per il cliente Da quando è stato lanciato a metà del 2018, molti clienti hanno già percorso la strada sopra descritta. I clienti finali provengono da diversi settori, tra cui l’industria automobilistica e il settore della movimentazione dei materiali. Sulla base delle loro esperienze po- sitive, i singoli clienti hanno deciso di utilizzare IoT Starter Kit su larga scala, su centinaia di unità. Coloro che acquistano l’Industrial IoT Starter Kit sono clienti finali, integratori di sistemi e fornitori di servizi. In particolare, per i service partner di Microsoft Azure questo pacchetto offre interessanti op- zioni per ampliare la gamma di servizi offerti, come il Manufacturing IoT e l’ampliamento dei prodotti standard per includere le relative architetture di riferimento. Softing Italia - www.softingitalia.it Esempio d’uso di Microsoft Azure e Connected Factory: con Industrial IoT Starter Kit bastano pochi step per vedere in esercizio la prima soluzione end-to-end L’Industrial IoT Starter Kit rende il collegamento al cloud veloce e semplice Fonte Softing Fonte Softing
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