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NOVEMBRE 2019 FIELDBUS & NETWORKS 12 Fieldbus & Networks con l’IoT Hub, un componente centrale utilizzato per collegare i dispositivi IoT alle applicazioni Microsoft Azure Cloud. OPC Proxy, OPC Publisher e Connected Factory sono disponibili come compo- nenti open source. L’Industrial IoT Starter Kit si basa su un gateway aperto e flessibile che utilizza lo standard OPC UA per lo scambio dati. È stato progettato per consentire l’implementazione di uno scambio di dati end-to-end tra l’am- biente di produzione e le applicazioni all’interno di un cloud Microsoft Azure. Inoltre, l’Industrial IoT Starter Kit può essere utilizzato anche per l’integrazione di client locali all’in- terno del sistema, per esempio utiliz- zando lo standard OPC Classic, per la gestione di applicazioni cloud aggiun- tive che ricevono i dati di produzione tramite i protocolli Mqtt e Rest, o la pre-elaborazione dei dati sul gateway (edge analytics). Rapido successo L’Industrial IoT Starter Kit non solo eccelle come soluzione gateway full-service, ma rende anche molto semplice l’avvio di una soluzione si- cura IIoT e Industria 4.0. Una prima applicazione, che fornisce una connessione sicura tra l’ambiente di produzione e un’applicazione basata su cloud, è solitamente dispo- nibile in meno di un giorno. Tutto ciò che occorre fare è completare le tre fasi descritte di seguito. Proprio come Microsoft Azure e Con- N essuna discussione sul cloud sarebbe com- pleta senza parlare anche di sicurezza: i rischi che si prospettano quando si utilizza una tec- nologia basata sul cloud sono reali e non si possono ignorare. Tuttavia, il rifiuto di utilizzare il cloud solo per motivi di sicurezza non è giustificabile. Quando si considera l’aspetto della sicurezza, occor- re adottare un approccio differenziato. Innanzitutto, bisogna riconoscere che la produzione industriale, anche se non si avvale di tecnologia basata sul cloud, è comunque soggetta a una serie di rischi per la sicu- rezza informatica (si consideri, per esempio, il BSI Report sui principali dieci rischi: www.allianz-fuer- cybersicherheit.de/ACS/DE/_/downloads/BSI-CS_005E. pdf?__blob=publicationFile&v=7 ). Inoltre, la sicurezza informatica dipende essenzialmente dall’impiego di algoritmi standardizzati e collaudati, che si sono dimo- strati idonei allo scopo sulla base di ricerche scientifi- che. Queste procedure non sono state reinventate nel caso dell’IIoT, che impiega infatti gli stessi algoritmi di base in uso da decenni, che garantiscono la sicurezza di applicazioni come quelle di Internet banking (si veda per esempio il fatto che lo standard OPC UA si avvale di certificati TLS e X.509). Oltre a ciò, la gestione di una piattaforma cloud cen- tralizzata può essere l’attività principale delle aziende che la forniscono. Anche loro sono soggette a rischi residui, ma gli utenti possono presumere che i relativi provider faranno tutto ciò che è in loro potere - che sarà senza dubbio più di quanto faranno i clienti finali che gestiscono i propri centri di calcolo - per garantire che le proprie piattaforme cloud funzionino in modo sicuro. Infine, la questione della sicurezza deve rientrare tra i costi che fanno parte di una soluzione completa per l’IoT: come cliente finale ho bisogno di una consulen- za esterna in materia di sicurezza? Quali componenti aggiuntivi devo acquistare per garantire la sicurezza della mia soluzione? Quali sono i costi che dovrò soste- nere per utilizzare la mia soluzione in modo sicuro? CLOUD E SICUREZZA Industrial IoT Starter Kit raggruppa tutti i componenti necessari alla fornitura di una soluzione end-to-end in ambito automazione, dai dati di produzione alle varie applicazioni IT Fonte Softing

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