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SETTEMBRE 2019 FIELDBUS & NETWORKS 37 lizzate. Secondo i dati di IFR le installazioni robotiche nel 2016 erano 1,8 milioni, nel 2020 raggiungeranno probabilmente i 3 milioni di unità. Le grandi aziende multinazionali sono state le prime ad acco- gliere con entusiasmo questa innovazione, tuttavia non possiamo dimenticare che il tessuto produttivo italiano è formato principal- mente da piccole e medie imprese, che hanno difficoltà a fare grandi investimenti in nuove tecnologie. Il nostro ‘service’ è un’alternativa valida per tutte le realtà che desiderano innovare, ma non possie- dono i mezzi per farlo”. Lupis : “Sempre più nel corso degli anni le aziende hanno modifi- cato il loro approccio alla manutenzione, spostando investimenti e risorse dal service reattivo e preventivo a quello predittivo. Ancora una volta sono le nuove tecnologie a fare la differenza: con il cre- scente sviluppo dei sistemi di raccolta dati è possibile analizzare l’andamento degli impianti, monitorare i consumi energetici e tenere sotto controllo le condizioni dei componenti principali, tutto questo a vantaggio di un’ottimizzazione degli interventi di manutenzione, riducendo i costi e aumentando la disponibilità degli impianti”. D: In che modo si può suggerire al cliente il service più ade- guato alle sue esigenze? Boaglio : “È molto semplice: ogniqualvolta in un’azienda il perso- nale è costretto a occuparsi di compiti di trasporto che possono essere automatizzati, MiR è pronta a offrire le sue soluzioni e il suo supporto per ottimizzare la logistica. I robot MiR sono estrema- mente versatili in termini sia di carico sia di tipologia di compito: possono trasportare da pochi kg a una tonnellata e grazie ai mo- duli top possono trainare le merci, essere dotati di bracci robotici o nastri trasportatori, trasportare pallet e scaffalature. Sono molto semplici e intuitivi da usare, non è richiesta nessuna conoscenza di programmazione e grazie ai sensori e alle nuove funzionalità di intelligenza artificiale non solo sono sicuri, ma sono anche in grado di calcolare il percorso più efficiente per svolgere il proprio lavoro, anche in presenza di ostacoli durante il viaggio. In termini di logi- stica e trasporto, una soluzione robotica è sempre una strategia vin- cente. I robot MiR sono attualmente impiegati in numerosi settori, dallo stabilimento Ford in Spagna all’azienda Honeywell nel Regno Unito, ma anche in numerosi ospedali o case di cura, per la distri- buzione dei farmaci. Grazie al programma MiR Finance molte più realtà in ogni settore saranno in grado di aggiornare la propria lo- gistica interna. Per garantire ciò facciamo anche molto affidamento sui partner locali, che aiutano le aziende a trovare la soluzione che più risponde alle loro esigenze”. Esposito : “La possibilità di acquisire dati dai componenti di un mac- chinario in modo semplice, sicuro e relativamente economico, ha portato a una crescita importante delle proposte al mercato di soluzioni di di- gitalizzazione industriale. Disporre di dati, spesso in quantità decisamente importante, però, è solo il primo passo per avere uno strumento di diagno- stica valido per la manutenzione pre- dittiva. Se non si esegue una corretta e utile analisi dei dati, questo primo passo perde di qualsiasi validità pra- tica. L’individuazione del tipo di dati da analizzare e, soprattutto, lo studio delle adeguate intercorrelazioni tra gli stessi è la chiave di volta del successo dello strumento di diagnostica da mettere a punto. La competenza delle risorse dedicate a questa fase di ‘engineering’ dello strumento e la loro capacità di interloquire con il cliente con lo stesso linguaggio e conoscendo le esigenze specifiche del settore applicativo sono una necessità non eludibile. È per questo motivo che il servizio ‘Safety Digital Monitoring’ di Phoenix Contact è affidato agli esperti del gruppo verticale ‘Digital Safety Solutions’”. D: La trasformazione digitale sta influenzando le strategie e le offerte di service. Cosa propone la vostra azienda? Lupis : “Le attività di service risultano più efficienti se si basano sull’analisi dei dati, per esempio per ottimizzare tecniche e tempi della manutenzione. In quest’ottica Siemens ha creato MindSphere, il sistema operativo aperto per l’IoT basato su cloud che offre un’in- frastruttura ready-to-use per la raccolta e l’analisi dei dati, dando la possibilità a end user, OEM e service provider di utilizzare specifi- che app per la manutenzione e il monitoraggio di linee e macchine, o di svilupparne di nuove rendendole poi disponibili all’interno dell’apposito marketplace. Per favorire la raccolta dei dati, infine, Siemens ha creato una linea di prodotti di semplice installazione che, in maniera sicura, raccoglie e trasferisce i dati direttamente in MindSphere”. Boaglio : “Quando ci siamo resi conto delle difficoltà di un certo nu- mero di imprese nell’investire in nuove tecnologie, abbiamo deciso di mettere a punto MiR Finance, un programma RaaS (Robot-as-a- Service). Abbiamo quindi messo a punto un’opzione di leasing che permette di diffondere la nostra soluzione robotica laddove vi siano più difficoltà a effettuare un investimento diretto. MiR Finance è flessibile e personalizzabile con un basso costo iniziale e pagamenti mensili contenuti. Questo sistema è estremamente flessibile, adatto a tutte le aziende di qualunque settore, e permette di avere accesso alle tecnologie più recenti in ambito AMR, personalizzando la pro- pria soluzione in termini di carico, ore lavorate e durata del leasing. Lo scopo è supportare le aziende che desiderano migliorare i propri processi logistici e implementare soluzioni robotiche in ottica 4.0, ma che avrebbero difficoltà a far fronte all’investimento iniziale”. D: Sapere dove i sistemi sono vulnerabili agli attacchi in- formatici è il primo passo per proteggerli. Prevedete servizi atti a rilevare eventuali lacune nella sicurezza e suggerire gli interventi necessari? Lupis : “La cybersecurity è un elemento dal quale non si può pre- scindere in un mondo in cui il numero di oggetti connessi cresce giorno dopo giorno. Le soluzioni IT conosciute fino a oggi non sono più sufficienti, occorre un sistema di protezione che passa anche dal comportamento delle persone che utilizzano i sistemi. L’approccio di Siemens alla cybersecurity si basa su tre aspetti: in primo luogo, un’analisi del livello di protezione presente in azienda, effettuato mediante specifici assesment e test di vulnerabilità; successiva- mente l’individuazione di eventuali punti deboli e la definizione delle necessarie azioni correttive; infine, un continuo aggiornamento del livello di sicurezza, perché le minacce evolvono alla stessa velocita con cui evolve la tecnologia”. Esposito : “In affiancamento alla proposta di prodotti dedicati ver- ticalmente agli aspetti di cybersecurity, la competenza specifica dei tecnici in azienda consente a Phoenix Contact di supportare i clienti nella scelta delle soluzioni più opportune e idonee, sulla base di un’Analisi del Rischio specifica per questo tipo di problematica (secondo la norma IEC62443). Tra le varie soluzioni, la protezione dei canali di comunicazione delle varie isole che sono alla base del concetto di segmentazione, è lo strumento ideale per una corretta protezione contro attacchi cyber alle reti industriali”. Raffaele Esposito, sales manager digital safety solutions di Phoenix Contact
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