Fluidotecnica 462

41 fluidotecnica 462 • maggio 2024 per separarli. In primo luogo, l’aria viene raffreddata fino a diventare liquida con l’ausilio di criostati e poi distillata in mo- do frazionato per isolare gas come l’elio, che ha un punto di ebollizione più basso rispetto ad altri gas. Pur essendo efficace su larga scala, questo metodo richiede un notevole dispendio di energia e attrezza- ture sofisticate. Assorbimento: gli assorbenti come il car- bone attivo e le zeoliti sono utilizzati per rimuovere selettivamente i gas nobili dalle miscele di gas. Grazie alla loro elevata affinità, si legano ai gas nobili lasciando passare gli altri gas. Quando la miscela di gas scorre attraverso un letto assorbente, i gas nobili vengono trattenuti e succes- sivamente rilasciati e purificati mediante riscaldamento. Sebbene questo processo abbia il vantaggio di un basso consumo energetico e di costi operativi, richiede un’attenta selezione dell’assorbente e con- dizioni operative ottimali per garantire l’efficienza. Separazione a membrana: tecnica adatta al recupero dei gas nobili da miscele a bassa concentrazione che coinvolge membrane semipermeabili fatte di poli- meri o ceramiche che filtrano selettiva- mente i gas in base alle dimensioni mo- lecolari. I gas nobili diffondono attraverso queste membrane più velocemente degli altri gas, consentendone la separazione e il recupero. Questo processo è favorito per la sua semplicità, il design compatto e la capacità di operare in modo continuo, anche se potrebbe non essere ideale per applicazioni ad alta concentrazione. Evacuazione: metodo che utilizza pompe a vuoto per rimuovere il gas residuo dalle bombole evacuandole in modo efficiente fino a raggiungere livelli di vuoto. Men- tre la quantità di gas recuperata da una singola bombola può essere minima, l’effetto cumulativo diventa significativo quando si evacuano più recipienti. Sebbe- ne semplice, questo approccio garantisce un utilizzo ottimale dei gas nobili che altrimenti andrebbero persi. Il ruolo delle pompe a membrana Le pompe amembrana a due stadi come la KNF N 630.15 rivestono un ruolo di primo piano e sono particolarmente vantaggiose per il recupero dei gas nobili. Combinano prestazioni efficienti e affidabili in condi- zioni difficili con la flessibilità di gestire un’ampia gamma di volumi, pressioni e composizioni di gas. Inoltre, sono altamen- te versatili e personalizzabili, adatte sia per applicazioni su piccola sia su grande scala, mentre il loro design compatto e l’intrinseca tenuta ai gas riducono al mini- mo le perdite. Per la massima garanzia, le pompe vengono sottoposte a un ulteriore test di tenuta all’elioprima della spedizione all’utilizzatore. Le pompe e i compressori a membrana KNF rispondono efficacemente alle sfide della compressione dei gas, dove l’ener- gia meccanica viene convertita in calore. Questo è particolarmente vero per i gas nobili, che generano più calore a causa del loromaggiore esponente isoentropico. Per mantenere l’integrità e l’efficienza del recu- pero dei gas nobili, le pompe KNF possono essere personalizzate con caratteristiche quali il raffreddamento dell’acqua di testa della pompa, la riduzione della tempera- tura del gas in ingresso e l’integrazione di sensori di temperatura nelle piastre inter- medie, tutti elementi che contribuiscono a una migliore gestione del calore durante la compressione. F. Piva, operation & sales support coordinator di KNF Italia. Pompe a membrana come la KNF N 630.15 sono adatte per le applicazioni di recupero dei gas nobili.

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