Fluido 449

28 fluidotecnica 449 • ottobre 2022 derà da come il costruttore della macchina vorrà applicarla. Per esempio, con l’energia recuperata tramite un distributore LSFS è possibile: caricare un set di batterie attraverso un motore idraulico collegato a un alternatore più inverter; renderla disponibile nell’impianto idraulico per es- sere riutilizzata dalle funzioni macchina; immagazzinarla in accumulatori idraulici. L’architettura del sistema Facendo riferimento alla figura 1, ogni sezione è costituita da un cursore a sei vie e da un compensatore a tre vie. L’esem- pio del sistema di recupero comprende un motore idraulico M, accoppiato ad un generatore AC G, che carica una batteria B grazie ad un inverter INV. Questo layout del sistema di recupero, già discusso nei lavori precedenti, è ora dotato di una logica di controllo che ne massimizza l’efficienza. Ogni compensatore locale invia la sua posi- zione tramite un sensore di posizione PSad una centralina elettronica di controllo ECU, che gestisce la coppia del generatore G in modo che i compensatori locali attivi sia- no mantenuti nella posizione di massima efficienza di recupero, ovvero quella in cui l’olio in rientro va tutto verso la linea di re- cupero R.Vediamo, qui di seguito, il nuovo distributore e il principiodi funzionamento. Lediversemodalitàdi funzionamento sono: 1. Azionamento di un unico cursore con carico resistente: in questo caso, il com- pensatore locale è completamente aperto e genera il segnale LS; la portata è deter- minata dall’area delle nicchie di meter-in e dalla caduta di pressione pari al margine della pompa. 2. Azionamento simultaneo di due cursori, uno a carico resistente supe- riore (sezione dominante) e l’altro a carico resistente inferiore (sezione dipendente): il compensatore della sezione dominante si comporta come nel punto; il compensatore della sezione dipendente copia la pressione LS a valle del meter-in; inoltre, se la pres- sione della linea di rientro è maggiore di quella in R invia olio in R, diversamente inT. OLEOIDRAULICA Power Loss due to pump margin Actuator 1 Power Q A1 p P p LS =p A1 Q [l/min] p [bar] p A2 Actuator 2 Power Power Loss due to compensation Q A2 Traditional Load Sensing Flow Sharing DCV New Load Sensing Flow Sharing DCV p [bar] Q [l/min] p A1 Q A1 Hydraulic Recoverable Power Q A1 p A1 Single Section P>B1/A1>T with Overrunning Load Q [l/min] p [bar] Q A2 p B2 p [bar] Q [l/min] Two Sectios P>A1/B1>T, P>A2/B2>T both with Resistant Load p LS =p A1 =p A2 p P Q A1 Meter out Power Loss Meter out Power Loss Two Sectios P>A1/B1>T, P>A2/B2>T both with Resistant Load Single Section P>B1/A1>T with Overrunning Load Hydraulic Recoverable Power Power Loss due to pump margin Actuator 1 Power Actuator 2 Power Meter out Power Loss 7 6 4 5 3 2 8 1 7 6 3 2 8 1 D F A E B C A E B D F C Figura 2. Confronto del diagramma di potenza tra un distributore tradizionale ed un Load Sensing Flow Sharing avanzato.

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz