Fluido 449
24 fluidotecnica 449 • ottobre 2022 elettrici, invece, lavorare a basse veloci- tà diventa un’opportunità per regolare movimenti lenti e precisi, o addirittura si può sfruttare la possibilità di invertire la direzione di rotazione per semplificare o ottimizzare il circuito. Analogamente le velocitàmassime e la dinamica dei motori termici sono ben compatibili con i limiti di cavitazione delle pompe. Con un motore elettrico, invece, si ha tutto il vantaggio ad aumentare la velocità massima, per ridurre le coppie di lavoro e in generale le dimensioni dei componenti. Ma nuo- vamente il limite diventano le tecnologie disponibili per la pompa. Università e industria Proprio su questi temi Casappa sta lavorando con il supporto dei centri universitari, sia italiani sia stranieri. Gfps rappresenta un momento per fare il punto e per confrontare i propri risultati con quelli di altri gruppi di ricerca. Il primo lavoro, svolto dall’Uni- versità di Parma sotto la supervisione del prof. Casoli, riguarda l’utilizzo di superfici ingegnerizzate, tramite la- ser texturing, su componenti interni di pompe. L’obiettivo è quello di mi- gliorare la capacità delle superfici a contatto di rimanere lubrificate anche quando sottoposte a carichi elevati, e di ridurre gli attriti, con conseguente incremento dell’efficienza complessi- va della pompa e delle pressioni di lavoro ammissibili. Il secondo tema, sviluppato dal Politecnico di Torino con il prof. Rundo, riguarda invece la simulazione fluidodinamica di pompe ad ingranaggi (con il software CFD SimericsMP+) per la valutazione dei fenomeni legati alla cavitazione. L’o- biettivo è individuare soluzioni pro- gettuali che consentano di aumentare la velocità massima di funzionamento delle pompe a ingranaggi, ma anche di ridurne contestualmente il rumore. Il terzo lavoro, svolto dalla Purdue University sotto la supervisione del prof. Vacca, riguarda la simulazione con modelli a parametri concentrati di motori a ingranaggi, in particolare la simulazione dello spunto del motore, che è una delle condizioni più difficili da riprodurre con modelli matematici. Casappa ha sviluppato negli ultimi vent’anni i modelli di simulazione di tutti i propri prodotti, e continua a perfezionarli per renderli sempre più accurati e in grado di considerare fe- nomeni sempre più complessi (come l’elasto-idrodinamica, la dinamica di spunto nel funzionamento da motore o i meccanismi influenti sull’emissione sonora delle pompe). Cosa dire I temi portati da Casappa rappresenta- no solo alcune delle sfide che la com- ponentistica idraulica sta affrontando. Ma mai come in questi anni, in cui il fermento per la transizione elettrica diventa sempre più forte, è necessario investire nelle competenze tecniche per cogliere tali sfide e realizzare i salti tecnologici necessari ai prodotti del futuro. A. Lettini, Group R&D manager Casappa. Esempio di risultati ottenuti tramite modelli di simulazione multifisica di una pompa a ingranaggi. SCENARI
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