Fluido 445- Aprile 2022

17 fluidotecnica 445 • aprile 2022 A regime, la nuova cella robotizzata per la finitura delle guarnizioni è in grado di lavorare un pezzo ogni 9,5 s. Abbattendo di circa l’80% i tempi ciclo. Trelleborg è una multinazionale di origi- ne svedese che opera in tutto il mondo intorno a tre grandi aree di business: soluzioni industriali, guarnizioni/sistemi di tenuta, pneumatici e ruote complete per veicoli agricoli e movimentazione dei materiali. A Livorno, la società dispone di un centro di eccellenza (TSS) specializ- zato nella produzione di guarnizioni per cilindri pneumatici e idraulici rivolti a vari segmenti di mercato: Fluid Power, agri- coltura, Automotive ed energia. Proprio a quest’ultimo comparto è rivolta l’ultima applicazione della Casa, una nuova cella robotizzata per la finitura di guarnizio- ni in poliuretano destinate a sistemi di frenatura di pale eoliche. La soluzione, interamente concepita intorno al Robo- tics Integrated Controller di Omron, ha consentito all’azienda di elevare il livello quantitativo e qualitativo della sua pro- duzione per venire incontro alle crescenti richieste dei centri logistici. Abbattere i tempi ciclo La nuova cella robotizzata diTrelleborg è stata concepita fin dall’origine per abbat- tere i tempi di finitura delle guarnizioni e migliorare la flessibilità complessiva delle lavorazioni di fronte alle nuove commesse. “Arrivavamo da una macchi- na che, al massimo delle sue capacità, lavorava con un tempo ciclo di circa 17 secondi per ogni guarnizione processa- ta - spiega David Caluri, Machinery and Energy Excellence, Trelleborg Livorno -. L’obiettivo è stato da subito ambizioso: abbattere drasticamente questi tempi per provare a rispondere in modo più rapido alle esigenze dei clienti, soprattutto di fronte ai picchi stagionali”. Da qui l’idea di utilizzare due robot an- tropomorfi Viper650 - uno per il pick and place, l’altro per la rifinitura - in grado di la- vorare ad alta velocità e in totale sincronia sotto la gestione di un controllore integrato NJ501-R di Omron. Nello specifico, un robot riceve le guarnizioni da un sistema di alimentazione, le preleva e le va a inse- rire nel mandrino rotante della macchina; l’altro esegue la rifinitura eseguendo due tagli, uno all’interno e l’altro all’esterno della guarnizione, per poi depositare i pezzi in una cesta. Proprio la qualità delle operazioni di taglio rappresentava una delle sfide più difficili da affrontare: “Al di là delle velocità, l’in- dustria è sempre più esigente anche sul piano delle specifiche di taglio - commenta il responsabile -. Lo spigolo vivo è fonda- mentale nelle applicazioni oleodinamiche per garantire la tenuta ma è qualcosa che non si può ottenere dallo stampo.Tanto più quando le tolleranze sono così ristrette: tra il diametro esterno e il diametro interno si può arrivare al decimo, valori molto difficili da ottenere quando si lavora ad alte veloci- tà. Con questa applicazione siamo riusciti a ottenere tolleranze ancora più ristrette e ancora più precise”.

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