Fluido 443- Gennaio-Febbraio 2022
29 fluidotecnica 443 • gennaio / febbraio 2022 Ci sono volute solo due ore di lavoro ef- fettivo per Mammoet Italy per completare la messa in sicurezza di una sezione di sovrappasso autostradale dismessa fa- cente parte del vecchio svincolo di Lainate sull’autostrada A8 nei pressi di Milano. La società, che fa parte del gruppo specia- lizzato a livello mondiale nelle soluzioni di sollevamento e trasporto multimodale superpesante sumisura, è intervenuta con una tecnologia innovativa per abbassare la sezione di tre metri e consentire così la sua demolizione senza rischi per la cir- colazione sull’adiacente arteria, tra le più trafficate d’Italia. Durante le operazioni, la circolazione non è mai stata interrotta. Manutenzione dell’infrastruttura Da diverso tempo sono in corso lavori, appaltati dal gestore autostradale a diversi soggetti, per l’allargamento e il poten- ziamento dell’intersezione tra A8 e A9 in corrispondenza dello svincolo di Lainate. Nel corso di passati interventi, un tratto del sovrappasso, costituito da una cam- pata in acciaio e dalla relativa soletta in cemento armato, il tutto lungo 46 e largo 13 m e con un peso di circa 530 t, è stato rimosso e temporaneamente ‘parcheggia- to’, con una rotazione di 90°, in posizione Sovrappasso autostradale di Lainate (MI) di 530 t movimentato con tecnologia oleoidraulica gestita da software dedicato. Oleoidraulica, software e il ponte si abbassa Le quattro torri usate sono parte del sistema MJS 300 (Mega Jack System 300). Ogni torre ha una portata massima di 300 t e il sistema può essere configurato fino a un massimo di 24 torri in simultanea. Le torri sono costituite da: una baseframe che racchiude l’oleoidraulica, l’elettronica e quattro martinetti di spinta agenti su una piattaforma; una ‘cassetta’ starter che racchiude un elastomero antivibrante di supporto che va in appoggio sul manufatto; una serie di cassette intermedie che poggiano sulla piattaforma della baseframe e permettono sollevamenti e abbassamenti incrementali a step di 350 mm; le cassette sono imbul- lonate tra loro per garantire elevata resistenza ai carichi laterali; il posizionamento del manufatto può essere fatto con una precisione nell’ordine di grandezza del singolo millimetro. Il sistema viene alimentato da un generatore elettrico e da un power pack che fornisce pressione idraulica. Il tutto viene gestito da un computer equipaggiato con software proprietario che controlla salita e discesa simultanea delle torri, con un dislivello ammissibile tra le quote delle diverse torri di massimo 0,5 mm. Lo stesso software fornisce informazioni relative alla posizione del baricentro del manufatto, ai singoli carichi per torre e monitora la sicurezza delle condizioni operative. La resistenza ai carichi laterali è pari a massimo 1,6% del carico verticale, basandosi sulla sola resistenza delle torri. Nel caso del ponte abbassato a Lainate, la velocità massima ammessa del vento per consentire l’operatività era pari a 14 m/s, mentre per una gru non si va oltre i circa 9 m/s. Qualora i manufatti siano da portare a quote maggiori e/o forniscano una resistenza al vento elevata, è possibile ampliare i limiti operativi dell’MJS 300 installando delle controventature tra le torri, ancorate alle cassette.
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