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EMBEDDED 88 • MAGGIO • 2023 28 fety e criticità delle applicazioni che tipicamente caratteriz- zano gli asset industriali e i relativi ambienti operativi. Gar- tner considera inoltre il software della piattaforma IIoT che risiede sui vari dispositivi (controller, router, access point, gateway, apparati edge) come parte di una piattaforma IIoT distribuita. Progetti IIoT, crescono gli investimenti anche in Italia Il valore del mercato globale delle piattaforme IIoT, stando ai dati di un rapporto fornito dalla società di ricerche e con- sulenza MarketsandMarkets , passerà dai 6 miliardi di dol- lari del 2020 a 13,7 miliardi di dollari nel 2026, crescendo con un Cagr (tasso di crescita annuale composto) pari al 14,8% nel periodo preso in considerazione dallo studio (2020-2026). Questo trend di espansione del comparto è guidato da alcuni principali fattori, tra cui la crescente esigenza di un monito- raggio centralizzato degli asset con funzionalità di manuten- zione predittiva, l’aumento della domanda di automazione nelle industrie, la proliferazione dei dispositivi IoT e l’aumen- to sul mercato del numero di sensori e dispositivi connessi e intelligenti a costo conveniente. In Italia, nel 2021, secondo i dati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Mi- lano, il comparto Internet of Things ha raggiunto il valore di 7,3 miliardi di euro, segnando un +22% rispetto al 2020. L’Osservatorio ha inoltre condotto un’indagine coinvolgendo 95 grandi imprese e 302 piccole e medie imprese (PMI) ita- liane in ambito Industrial IoT, scoprendo che, in due aziende su tre, la situazione generata dalla crisi sanitaria Covid-19 ha influito positivamente sulle decisioni d’investimento in nuo- vi progetti Industrial IoT. In particolare, il 36% delle grandi imprese e il 40% delle PMI ha deciso di aumentare tali inve- stimenti. Le piattaforme IIoT aiutano a potenziare e ottimizzare la gestione degli asset industriali (Fonte: Pixabay) Piattaforme IIoT: proprietarie o aperte? La selezione della corretta piattaforma IIoT da implementare nella singola realtà aziendale rappresenta un passaggio cri- tico per ciascuna impresa, in quanto tale scelta determinerà un impatto non solo sul presente, ma anche su come l’orga- nizzazione sarà in grado di sviluppare, gestire, far evolvere l’applicazione IIoT nel corso del tempo. Tipicamente, la scel- ta dipende dagli obiettivi di business, con opzioni possibili che possono essere, in sostanza, ridotte a due: da una parte, le piattaforme IIoT di tipo proprietario; dall’altra le piattafor- me aperte, improntate al modello open source e a standard aperti. Le piattaforme proprietarie vincolano maggiormente l’uten- te al fornitore del software, poiché il codice sorgente viene reso inaccessibile, e quindi immodificabile da parte di altri sviluppatori. Di conseguenza, nell’esecuzione di modifiche o nell’aggiunta di nuove funzionalità, l’azienda utente ten- derà a sviluppare una maggior dipendenza dalla specifica tecnologia e dai servizi del provider selezionato. Inoltre, sce- gliendo una piattaforma IIoT proprietaria, commerciale e vendor-specific, occorrerà verificare, di volta in volta, quali dispositivi, di quali fornitori, saranno compatibili con la piat- taforma stessa, tenendo conto di vari aspetti tecnici, tra cui i protocolli IoT utilizzati, il formato dati e quant’altro. La piat- taforma potrebbe infatti non supportare nuovi protocolli, o non essere ancora aggiornata da tale punto di vista. Proliferazione dei dispositivi smart connessi e necessità di monitoraggio centralizzato stanno facendo crescere il mercato delle piattaforme IIoT (Fonte: Pixabay) SPECIALE | INDUSTRIAL IOT
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