AS 3
Aprile 2024 n Automazione e Strumentazione Tecnica 94 CONTROLLO rizzatore. Il carico mentale dell’operatore può pertanto essere schematizzato come in figura 3 . In una raffineria invece il modello del carico mentale di un operatore può essere rappresen- tato dalla figura 4 ove si nota un chiaro legame con i flussi del processo produttivo. Per valutare il Mental Load in maniera condi- visa e non soggettiva si può quantificarlo attra- verso ‘punteggi’ assegnati in base all’esperienza e a interviste con gli operatori. Ad esempio: • +2 punti di ML per ogni consegna indipen- dente; • +1 punto di ML per ogni tipo di anomalia indi- pendente; • +2 punti di ML per ogni tipo di produzione indipendente (per esempio Termica/Elettrica); • +1 punto di ML per ogni tipo di interazione continua con attività esterne alla Sala Manovra. La tabella 1 esemplifica quanto si può ipotiz- zare nei casi discussi precedentemente. Negli impianti a rischio rilevante, come la raf- fineria, una dose notevole del carico mentale (che in questo caso è associata a vero e proprio stress) è dovuta alla attenta sorveglianza delle situazioni pre-critiche, la cui prevenzione è cruciale per evitare si inneschino logiche auto- matiche di emergenza con conseguente shut- down di unità di impianto; in questo contesto il monitoraggio degli allarmi e la gestione degli override (numero, durata) diventa una attività costante da parte degli operatoti addetti all’e- sercizio, che per il resto si occupano di control- lare che il sistema di automazione stia facendo il proprio dovere nel mantenere la stabilità della colonna di distillazione, l’efficienza del cracking e del reformer, la qualità del fraziona- mento e della desolforazione. Riflessi sulle specifiche dei sistemi di misura e controllo Una volta valutato un affidabile ML se ne può tener conto in diverse fasi della realizzazione del sistema di automazione; tipicamente si possono individuare alcune fasi: - Adeguare la preparazione del personale ope- rativo attraverso ambienti virtuali (oggigiorno noti come ‘digital twins’) dell’impianto; in que- sto ambito di possono impiegare veri e proprio simulatori dinamici a principi primi (in grado di riprodurre il comportamento dell’impianto sulla base delle equazioni che governano i pro- cessi chimico/fisici in gioco) oppure anche solo piattaforme di tipo ‘Replay’ nelle quali è possi- bile mostrare agli operatori quanto successo nei casi di corretta/errata gestione delle consegne o magari anche di azioni eseguite per rimediare a particolari situazioni venutesi a creare durante l’ordinario esercizio. - Progettare pagine grafiche di supervisione che forniscano all’operatore una visione sin- Figura 3 - Modello comportamentale operatore di termovalorizzatore Figura 4 - Modello del carico mentale semplificato per operatore raffineria
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