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Automazione e Strumentazione n Aprile 2024 Primo piano 29 DOSSIER luzione dei progressi tracciata nel 2019, non si osservano significative deviazioni fino al 2025, anno in cui è previsto un risparmio addizionale rispetto al precedente Pniec di circa 1,7 Mtep. Successivamente, l’implementazione delle poli- tiche programmate dovrebbe condurre a un risparmio incrementale crescente, che nel 2030 raggiunge i 22,4 Mtep. Complessivamente, il Pniec 2023 stima una riduzione cumulata dei consumi energetici finali pari a 73,4 Mtep, con un incremento del +44% rispetto al traguardo fissato nel Pniec 2019. L’effetto delle politi- che vigenti e l’impatto delle politiche previste dovrebbero condurre a un livello dei consumi finali di circa 100 Mtep al 2030”. Limitandoci alle analisi relative all’efficienza energetica nelle imprese, possiamo analizzare i dati relativi alla diagnosi energetica - prevista dalla nuova Direttiva Europea sull’Efficienza Energetica (EED 3) - che si conferma come uno strumento essenziale per identificare e otti- mizzare gli interventi di efficienza energetica nelle imprese. Nelle oltre 500 diagnosi ener- getiche caricate sul portale dell’Enea, vengono indicati interventi che producono risparmi di energia finale e interventi associati a risparmi di energia primaria, riconducibili alle due aree di intervento ‘Cogenerazione/trigenerazione’ e ‘Produzione da fonti rinnovabili’. L’insieme degli interventi effettuati hanno consentito un risparmio di energia finale di 3,3 ktep/anno e un risparmio di energia primaria di 15,8 ktep/ anno. Il mix di interventi effettuati ha prodotto in media un risparmio di 0,02 ktep di energia finale e di 0,40 ktep di energia primaria per intervento. Il rapporto Enea svolge anche una analisi eco- nomica relativa ai tempi di ritorno degli inve- stimenti: la realizzazione di interventi con tempo di ritorno fino a tre anni implicherebbe il conseguimento del 60% del risparmio annuo di energia finale (12,8 ktep/anno), a fronte di un investimento complessivo pari a circa 45 milioni di euro (30% degli investimenti totali); gli interventi con tempo di ritorno fino a cin- que anni porterebbero a quasi il 75% del rispar- mio totale, a fronte di un investimento di circa 60 miliardi di euro (40% del totale). Resta più problematica la situazione delle Pmi, dove la scarsa conoscenza e l’assenza di stru- menti utili alla realizzazione delle diagnosi energetiche è un fattore frenante alla diffusione dell’efficienza energetica. In proposito il D.L. 102/2014 prevedeva che sempre l’Enea realiz- zasse dal 2021 al 2030 un programma annuale di sensibilizzazione e assistenza alle piccole e medie imprese per l’esecuzione di diagnosi energetiche presso i propri siti produttivi e per la realizzazione degli interventi di efficienta- mento energetico proposti nelle diagnosi stesse. Le soluzioni IoT migliorano la storicizzazione dei dati e il retrofit di macchinari industriali

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