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Aprile 2024 n Automazione e Strumentazione Primo piano 28 DOSSIER stimenti in efficienza energetica. Mancano strumenti finanziari specifici per l’efficienza energetica da parte delle istituzioni finanziarie e di altri enti rilevanti che lavorano in colla- borazione con partner di distribuzione privati e auditor energetici certificati. Per essere effi- cace, lo sviluppo di canali di investimento deve essere sostenuto da strutture di assistenza allo sviluppo del progetto e da audit energetici leg- geri, ove appropriato e giustificato”. Nelle Pmi l’efficienza energetica è spesso più complessa e diversificata rispetto ai settori ad alta intensità energetica ed è abbastanza evi- dente che un mix diversificato di progetti volti a migliorare l’efficienza energetica costituisce di per sé un ostacolo. Le Pmi per contro hanno un grande potenziale di risparmio nel riscalda- mento degli ambienti. Lo studio identifica d’altro canto i fattori trai- nanti che potrebbero spingere gli investimenti nel potenziamento dell’efficienza energetica. Per le aziende ad alta intensità energetica basterà ricordare il fatto che i clienti, sia B2B che B2C stanno rapidamente adottando l’agenda verde e richiedono sempre più prodotti a basse emis- sioni di carbonio come pure la rendicontazione dell’impronta di carbonio dei fornitori. Se poi l’industria opera su scala globale aumenta l’esi- genza di ridurre i costi operativi e a ciò possono contribuire gli investimenti in tecnologie energe- ticamente efficienti. Spingono nella direzione di promuovere gli investimenti nell’efficienza energetica anche le iniziative nazionali, come gli accordi volontari, come pure la disponibilità di finanziamenti attraverso il nuovo Fondo europeo per l’inno- vazione e Orizzonte Europa; e naturalmente il riconoscimento pubblico dell’impegno dell’a- zienda rispetto ai criteri Esg. Anche per le Pmi valgono queste ultime con- siderazioni; cui si possono aggiungere altri fattori trainanti quali il rafforzamento della competitività, la valutazione degli impatti posi- tivi per il business, la partecipazione alle reti di efficienza energetica, la possibilità di sod- disfare i requisiti dei loro grandi clienti azien- dali che adottano obiettivi di riduzione delle emissioni (ad esempio nell’ambito della Science Based Targets initiative, SBTi). Nell’industria italiana Per capire qual è la situazione in Italia e come potrebbe evolvere fino al 2030, è molto elo- quente il Rapporto annuale efficienza ener- getica 2023, curato dal Dipartimento Unità per l’Efficienza Energetica dell’ Enea sulla base delle informazioni e dei dati disponibili a ottobre 2023 e alla luce dell’aggiornamento del Pniec (giugno 2023) che ha riformulato gli obiettivi di risparmio energetico con cui l’Italia intende contribuire agli sforzi comunitari per la decarbonizzazione. “Con riferimento all’evo- Enea ha sviluppato un tool informatico gratuito, denominato Atenea4Sme, per facilitare la redazione delle diagnosi energetiche nelle piccole e medie imprese
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