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EO POWER - MAGGIO 2023 XII per un apparato di accumulo di energia elettrica descrit- to come: “Un dispositivo di accumulo di energia elettrica per immagazzinare energia in condizioni elettrostatiche sotto forma di doppi strati di ioni-elettroni e ioni-proto- ni…”. In altre parole, era nato il supercondensatore. È interessante notare che ci sono voluti altri 10 anni per- ché l’invenzione diventasse una realtà di mercato. A causa della loro capacità di immagazzinare e rilasciare elevate quantità di energia in un periodo di tempo molto breve, la ricerca sui supercondensatori ad alte prestazioni da utilizzare nei veicoli elettrici (EV) si è intensificata e il numero di invenzioni e brevetti è aumentato esponen- zialmente. Nel caso dei veicoli elettrici, l’applicazione principale era quella di immagazzinare l’energia gene- rata durante la decelerazione e la frenata per riutilizzar- la per alimentare il motore durante l’accelerazione. Le potenzialità dei supercondensatori sono state al centro dell’attenzione durante il Cleantech Forum di San Fran- cisco del marzo 2011 quando, parlando del futuro dei vei- coli elettrici, Elon Musk ha dichiarato: “Se dovessi fare una previsione, direi che ci sono buone possibilità che l’alimentazione dei veicoli elettrici del futuro sarà forni- to non dalle batterie, ma dai supercondensatori”. Forse è utile ricordare che Musk era giunto originariamente in California per studiare fisica dei condensatori ad alta densità di energia a Stanford. Il suo discorso ha dato il via a molte speculazioni sul potenziale dei supercondensa- tori, con la percezione che sarebbero stati la soluzione più diffusa per l’accumulo di energia, andando progressiva- mente a sostituire le batterie. La realtà è un po’ diversa, però, dai tempi dei brevetti originali di Becker e Right- mire fino ai giorni nostri, la tecnologia dei superconden- satori è evoluta “dietro le quinte”. Supercondensatori: principi di funzionamento Un condensatore è costituito da due piastre metalliche o conduttori separati da un isolante come l’aria o una pelli- cola di plastica o ceramica. Durante la carica, gli elettroni si accumulano su un conduttore e si allontanano dall’al- tro. Utilizzando le normali procedure di produzione, l’ac- cumulo di energia di un condensatore convenzionale è limitato dalle leggi della fisica ed è qui che l’invenzione di Robert A. Rightmire ha aperto nuove strade per l’accu- mulo di elevate energie. Una cella di un supercondensatore è composta fonda- mentalmente da due elettrodi, un separatore e un elet- trolita. Gli elettrodi sono costituiti da un collettore me- tallico che costituisce la parte ad alta conduttività e da un materiale attivo (ossidi metallici, carbonio e grafite sono i più utilizzati) che costituisce la parte con la superficie più estesa. I due elettrodi sono separati da una membrana che permette la mobilità degli ioni carichi, ma impedisce Fig. 1 – La cella del supercondensatore consiste fondamentalmente di due elettrodi, un separatore e un elettrolita (Fonte: PRBX) Power

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