dicembre 2012
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lazione ai rapidi mutamenti economici
in atto in tutte le parti del mondo, non
è un compito facile. Ecco allora qualche
indicazione.
Sviluppo e conto economico
Puntiamo a sviluppare ulteriormente il
nostro gruppo industriale - sottolinea
Renato Brevini -, partendo dai risultati
positivi raggiunti nonostante il clima di
crisi e incertezza che caratterizza questi
anni, senza mai abbandonare realismo
e prudenza, dato il contesto globale che
rimane incerto. Stiamo costruendo il no-
stro futuro puntando a una maggiore
capacità produttiva, integrata e compe-
titiva a livello mondiale, con fabbriche in
Europa, in Asia e nel continente america-
no, insomma, ci stiamo internazionaliz-
zando”. Nel 2011 la società ha raggiunto
un fatturato consolidato di 310milioni di
euro, ritornando a livelli pre-crisi, e l’an-
no in corso chiuderà a circa 330 milioni
di giro d’affari consolidato. La redditivi-
tà aziendale dimostra una solida spinta
verso la crescita, generando risorse im-
portanti che consentono di avviare gli
investimenti programmati nel nuovo
piano industriale. Quello che più preme
i vertici aziendali è guardare al futuro, ri-
fuggendo dalla tentazione di ‘navigare
a vista’. Progettisti, ingegneri e il marke-
ting stanno rinnovando e innovando la
gamma dei prodotti, migliorando i pro-
cessi industriali e rafforzando l’immagi-
ne del brand. Brevini intende accelerare
l’espansione internazionale focalizzando
le azioni commerciali e di marketing sui
clienti più promettenti.
Il prossimo anno
Anche nel 2013, per quanto attiene al-
le prospettive, - commenta il presiden-
te - sappiamo di non poter contare su
condizioni generali favorevoli in gran
parte dei mercati esteri dove operiamo.
Esistono comunque importanti eccezioni
positive, su cui ci stiamo focalizzando. Il
nuovo decennio si è aperto all’insegna di
un mix tra vecchio e nuovo. Vecchie so-
no le turbolenze finanziarie, effetti della
globalizzazione, ma anche i cataclismi
naturali imprevedibili come il terremoto
che ha sconvolto l’Emilia nella primavera
di quest’anno. Nuove sono le emergenze
politiche dell’area nord africana e medio
orientale e in altre parti del pianeta. Ma
soffia e sembra non fermarsi il vento del
cambiamento. Il nostro Paese, che ha da
poco celebrato i 150 anni dell’Unità, non
ne è immune”. Brevini Power Transmis-
sion è un’azienda tecnologica con rico-
nosciute eccellenze organizzative, che
ha le caratteristiche imprenditoriali per
affrontare il cambiamento che investe
gli utilizzatori. Le società filiali (con le ul-
time nate si arriva a quota 26) sono uno
straordinario vantaggio competitivo, che
consente al Gruppo Brevini di essere ve-
ro partner con i maggiori clienti, in tutti
i settori applicativi: energie rinnovabili,
impianti industriali, macchine per costru-
zioni e movimento terra, movimentazio-
ni navali e portuali, acciaierie, miniere,
macchine agricole. Il trasferimento nei
nuovi headquarter di Reggio Emilia met-
te a disposizione spazi adeguati per lo
sviluppo delle funzioni produttive, men-
tre saranno eliminati i costi legati alla
logistica interna che era frammentata in
numerose unità nell’area industriale Cro-
stolo di Reggio Emilia. In parallelo ai co-
spicui investimenti in Italia Brevini Power
Transmission è impegnata in un processo
di internazionalizzazione che segna un
cambiamento profondo del modo di
operare sul mercato. “Vorrei esprimere
l’auspicio - conclude Brevini - che l’impe-
gno delle nostre Istituzioni nel supporto
alle imprese italiane nel mondo cresca in
intensità e in organizzazione. Noi siamo
sempre cresciuti in modo competitivo,
ma è giunto il momento di valorizzare,
in logica di sistema nazionale, le imprese
italiane che creano sviluppo, innovazio-
ne e occupazione stabile”.
Grazie ai buoni risultati del 2012, Brevini Power Transmission ha deciso di reinvestire gran parte
degli utili conseguiti a supporto e finanziamento dello sviluppo.