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MAGGIO 2018 FIELDBUS & NETWORKS 18 ono stati oltre 300, tra costruttori di macchine ed esponenti di aziende manifatturiere, i partecipanti dell’ Innovations Day 2018 di B&R ( www.br-automation.com ) , occasione colta per approfondire le tecnologie che stanno cambiando il modo di fare automazione. E mentre fuori la neve imbiancava Parma, all’interno dell’area espositiva di oltre 150 m² del Centro Congressi scelto per ospitare l’evento, il pubblico ha potuto toccare con mano e vedere in azione, in anteprima per l’Italia, le novità presentate a Norim- berga. I momenti di approfondimento tecnico si sono susseguiti in 15 presentazioni: dieci, organizzate in sessioni parallele, hanno permesso ai partecipanti di seguire gli argomenti più interessanti per loro nella se- quenza desiderata e in modo personalizzato. I seminari tecnici sono stati arricchiti da live demo per far comprendere a pieno i vantaggi portati dalle novità B&R. Tra i temi degni di nota si è parlato anche degli stan- dard di comunicazione per l’Industrial Internet of Things, OPC UA e TSN. OPC UA: uno standard de facto Quando si parla di comunicazione in ambito industriale e della necessità di garantire l’interoperabilità e la trasparenza nello scambio dati fra i differenti livelli d’impianto e i diversi reparti aziendali, la soluzione più frequentemente nominata è, oggi, sempre più, OPC ‘UA’, ovvero Unified Architecture, l'evoluzione di OPC, apprezzata in quanto open source, e pertanto ‘vendor-’ e ‘platform-indipendent’ e in grado di garantire una comunicazione senza soluzione di continuità dal singolo sensore/attua- tore fino ai sistemi ERP e infine al cloud. Oltre a possedere funzionalità intrinseche di sicurezza, il fatto di non avere ‘padrone’ rende questo modello di comunicazione ideale per assolvere alle necessità connesse alla concreta realizzazione della smart factory, in ottica di Industria 4.0, in quanto costituisce un naturale ‘ponte’ fra il mondo IP-based dell’IT e il variegato ambiente OT di produzione. Grazie a OPC UA si può inoltre ovviare agli errori di comunicazione e ai ritardi dipendenti da interfacce e gateway, in quanto tutti i dati di processo vengono trasmessi con un solo protocollo all’interno della macchina, fra macchine, o fra queste e il cloud. Un recente studio di ARC Advisory Group indica OPC UA come base ideale per la messa a punto di soluzioni IIoT/Industry 4.0. In particolare, si prevede che la base installata di OPC, attualmente pari a oltre 45 milioni di unità, crescerà del 45% all’anno nei prossimi 5 anni. “OPC è diventato lo standard globale de facto per la trasmissione dei dati nell’industria dal livello di controllo fino a quello di visualizzazione, poi ai sistemi MES/ERP, IT e cloud” ha dichiarato Craig Resnick, vice president di ARC Advisory Group. Ne abbiamo parlato con Stephane Potier, marketing manager di B&R France, nonché vice presidente di OPC UA France: “B&R da anni ha riconosciuto il valore di OPC UA ed è attiva in svariati gruppi di lavoro di OPC Foundation, l’organizzazione che si occupa di promuovere e regolare l’impiego degli standard OPC nel mondo”. Fieldbus&Networks: A cosa si deve il grande successo di OPC UA? Stephane Potier: “Prima di tutto, si tratta di un’architettura solida e ormai consolidata; secondo, è sicura, i dati di produzione sono protetti, criptati. Terzo, offre un sistema di data modelling. Immaginiamo infatti che un produttore tenga per anni in un suo ‘data lake’ nel cloud, i dati di tutti i suoi impianti sparsi nel mondo. Se c’è un problema di produzione, per esempio con un motore, il produttore può risalire all’intero iter pro- duttivo del componente e individuare l’errore o risolvere il problema. Se però ho un dato relativo, per esempio, a un malfunzionamento in un robot, dove un sensore indica una temperatura fuori range, e ho il solo dato della temperatura, senza sapere se si riferisce a gradi Celsius o Fahrenheit, posso fare ben poco. Con OPC UA grazie al data modelling, registro la temperatura e anche il suo ‘nome’, così avrò un data lake realmente utile. Infine, un motivo centrale per cui OPC UA ha così suc- cesso è che è interoperabile: funziona con PLC di ogni marca e questo agli utenti piace molto. Un cliente mi ha detto: “In passato imponevo ai miei fornitori di usare i PLC di una stessa marca nel mio impianto per non avere problemi di comunicazione, interoperabilità ecc. Ora chiedo solo che il PLC supporti OPC UA, non mi interessa il brand. Questa è una vera innovazione nel mercato e mi piace!”. S Ilaria De Poli @depoli_ilaria L’evento Innovations Day 2018 di B&R ha raccolto oltre 300 partecipanti Stephane Potier, marketing manager di B&R France e vice presidente di OPC UA France IN OCCASIONE DELL ’INNOVATIONS DAY 2018 DI B&R ABBIAMO CHIESTO A STEPHANE POTIER, VICE PRESIDENTE DI OPC UA FRANCE, COME VEDE IL FUTURO DI OPC Fieldbus & Networks UNO STANDARD 4.0 Attualità

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