FN_95

Fieldbus & Networks MAGGIO 2018 FIELDBUS & NETWORKS 11 L’editoriale è a cura dei membri dei Comitati Tecnici di Fieldbus & Networks e Automazione Oggi Con la manovra del Governo legata all’iper- e super-ammortamento per i beni per l’Industria 4.0 nel 2017 si è assistito a uno ‘sblocco’ del mercato: è stato dato un impulso molto forte al settore delle tecnologie per spingere le aziende a percorrere la strada della trasformazione tecnologica. Non solo il segnale dato dal Governo è stato importante, ma la prospettiva stessa di ottenere agevolazioni fiscali ha dato una vera e propria ‘scossa’ all’intero gruppo imprenditoriale, che ha subito capito che si trattava di un’occasione da cogliere per rinnovare il parco macchine e le in- frastrutture di comunicazione e informatiche in essere. Nonostante si possano trovare nel Piano alcune lacune, per esempio un orientamento piuttosto deciso verso il mondo manifatturiero, soprattutto quanto alle tempi- stiche di approvazione ed esecuzione dei lavori, che nell’ambito del processo sono decisamente più lunghe, non si può negare che l’incentivo per smuovere il mercato sia stato in buona misura efficace. Questa spinta al rinnovamento ha altresì portato in evidenza le pecche esistenti a livello di competenze e formazione all’interno delle aziende italiane. Si è notato pertanto come sia necessario fare formazione e creare figure professionali, tecniche e manageriali, che possano rendere efficace ed effettiva l’introduzione delle tecnologie legate alla digitalizzazione nelle imprese. È importante infatti che l’adeguamento e l’ammodernamento delle infrastrutture in azienda non siano legati solo all’ottenimento degli incentivi fiscali, come richiesto dal Piano, ma siano indice di un vero cambiamento, che deve essere condiviso da tutti gli addetti ai lavori in azienda, dagli operatori dei reparti tecnici, all’intera compagine dirigenziale dell’impresa. Proprio per questomotivo, arrivati a questo punto dell’iter di trasformazione aziendale, la formazione diventa un tassello fondamentale in ottica di Industria 4.0. Senza formazione, e soprattutto formazione di qualità, non è possibile arrivare a un vero progresso e a una reale trasformazione digitale delle aziende, dal momento che, per poter sfruttare i vantaggi derivanti dal processo di trasformazione è fondamentale adottare una diversa ‘forma mentis’ e avere conoscenze adeguate. Proprio in quest’ottica si pongono i nuovi piani di incentivi e finanziamenti messi a punto sia dallo Stato italiano, con Impresa 4.0, sia dalla Comunità Europea. Non a caso l’anno 2018 è stato definito ‘ l’anno della formazione ’. Lo scenario europeo prevede diversi programmi di finanziamento a enti formatori o di ricerca e imprenditoriali, atti a creare una ‘rete della conoscenza e dell’innovazione’ nei diversi settori, dall’energia ai trasporti, passando per la digitalizzazione. Per quanto concerne il nostro Paese, lo scenario prevede per l’anno 2018 (stiamo ancora aspettando la pubblicazione delle linee attuative sullaGazzettaUfficiale) una serie di incentivi per la formazione. Anche in questo caso il contributo prevede un credito di imposta sulle attività formative interne ed esterne all’azienda, che vertano su tematiche ritenute di riferimento per la digitalizzazione dell’impresa. In particolare, si tratta di tutte quelle tecnologie di cui sentiamo sempre parlare, che ormai fanno ‘moda’, e che devono essere nominate per attirare l’attenzione ma che alle volte restano parole astratte, lontane dalla realtà produttiva. Le attività di formazione e trasferimento tecnologico servono proprio a sanare questo divario tra ciò che può sem- brare un trend e quelle che sono le reali necessità di un’azienda. Infine, la formazione viene spesso vista come qualcosa per cui ‘non c’è il tempo’, o che sottrae risorse preziose alla produzione o alla conduzione dell’azienda, pertanto viene ritenuta più che altro un costo sia diretto per l’impresa, come spese per i docenti, sia indiretto, perché si corre il rischio di lasciare scoperte funzioni importanti. Date queste premesse, accade non di rado che la formazione venga fatta su temi di carattere più che altro gestionale o commerciale e molto meno sulla parte tecnica/tecnologica o imprenditoriale. Il meccanismo messo in atto dallo Stato italiano di incentivazione per la formazione dovrebbe smuovere questa situazione di stallo e dare impulso, finalmente, anche alla formazione qualificata, indispensabile per la vera e completa trasformazione digitale delle aziende. Micaela Caserza Magro 2018, L’ANNO DELLA FORMAZIONE Editoriale

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=