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ANDIAMO VERSO UNA SOCIETÀ SEMPRE PIÙ CONNESSA, INTEGRATA E RESILIENTE ED È PER QUESTO CHE LE INFRASTRUTTURE DEVONO ESSERE ‘INTELLIGENTI’, IN MODO DA SOSTENERE E INTERCONNETTERE LE SMART CITY DEL FUTURO di Sergio Galeani Fieldbus & Networks ome se non bastassero già i problemi ambientali (eventi clima- tici estremi, progressivo surriscaldamento globale…) e quelli legati alla crescita demografica (soprattutto nelle aree urbane), con la conseguente necessità di fornire servizi a un’utenza sempre più vasta e variegata, possibilmente a costi contenuti e di migliore qualità, è arrivata la spinta della pandemia. Abbiamo oggi la necessità di trovare risposta non solo all’emergenza sanitaria ma anche alla ‘nuova normalità’ che dobbiamo ricostruire, il che significa far evol- vere, e con urgenza, il nostro modo di vivere. A livello di politiche centrali, la Legge di Bilancio 2021 interviene soprattutto nell’ottica di ridurre le ca- renze ereditate dal passato e che ancora dividono il Paese, istituendo un ‘ Fondo per la perequazione infrastrutturale ’ da 4,6 miliardi di euro su più anni. Si prevede inoltre una ricognizione preliminare dello stato attuale, volta a determinare gli interventi più urgenti. È evidente, inoltre, la spinta verso la riqualificazione delle infrastrutture per una loromaggiore digitaliz- zazione e integrazione, per esempio negli ambiti della salute, dei trasporti, della mobilità elettrica, delle telecomunicazioni, dell’energia, dell’econo- mia circolare e della gestione del ciclo dell’acqua. Al centro di tali in- terventi vi è una visione di base per lo sviluppo delle smart city italiane ispirata alla road map messa a punto dall’Enea nell’ambito del progetto ‘ Sviluppo di un modello integrato di Smart District Urbano ’, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e focalizzato su tre settori applicativi: servizi aggregati per edifici, infrastrutture pubbliche energivore e smart community. In tale ambito l’Enea ha anche sviluppato una piattaforma (la Smart City Platform) che si prefigge lo scopo di monitorare e gestire i diversi contesti cittadini o distrettuali nei quali operano singole applica- zioni, fungendo da canale di comunicazione tra le diverse piattaforme ICT (pre-esistenti o di nuova creazione), connettendo tutti i servizi urbani e le innovazioni via via introdotte. All’interno di tale quadro generale appare chiaro come la creazione, la messa in opera e lo sviluppo dei sistemi di gestione della rete di sensori e di device IoT necessari al funzionamento delle infrastrutture intelligenti previste implichi unmassiccio intervento di operatori privati, muniti degli skill e delle capacità progettuali all’altezza di una tale sfida. È un’occasione di crescita economica importante non solo Tavola rotonda C per le grandi aziendema anche per le start-up del settore, spesso in grado di proporre le applicazioni più innovative. Fra opportunità e rischio Se le infrastrutture smart portano innumerevoli opportunità, come per esempio più servizi e di qualità migliore, una gestione più green delle risorse ecc., a tali opportunità sono inevitabilmente legate molteplici minacce: problemi di cybersecurity, maggiore interdipendenza fra servizi avanzati ecc. Tale situazione è ancora più marcata nel caso delle infra- strutture pubbliche, volte a soddisfare le esigenze di un’utenza potenzial- mentemolto distribuita, eterogenea e numerosa, e che spesso è chiamata in qualche modo a collaborare con l’innovazione, trasformandosi da con- sumer a ‘prosumer’ di servizi. Ne abbiamo parlato con Daniele Pennati , marketing manager di Sie- mens Italia ( www.siemens.it ) e con Niccolò De Carlo , CEO & co- founder di Sensoworks ( sensoworks.com ) . F&N: Quali ambiti applicativi offrono oggi le prospettive più in- teressanti alle aziende che si occupano di infrastrutture smart? Quali settori sono più maturi? Niccolò De Carlo: “Come tutti i settori che hanno a che fare con la tec- nologia, quello del monitoraggio infrastrutturale, inteso nel senso ampio del termine, è molto dinamico e in costante e veloce cambiamento. Le prospettive sono incredibili ma già oggi stiamo vedendo i primi risultati con le prime opere che anche in Italia sono monitorate con strumenti avanzati e innovativi. Questo ci porta anche all’altro tema anticipato nella domanda. Tra i vari settori che potrebbero essere avvantaggiati dalle nuove so- luzioni tecnologiche ve ne sono alcuni più maturi (si veda per esempio il settore delle infrastrutture stradali e di mobilità in generale, il waste management, il building management) e altri settori che, sebbene ma- turi dal punto di vista dell’offerta, non hanno ancora un mercato pronto ad accoglierla (soluzione di monitoraggio di infrastrutture consumer), ma probabilmente lo saranno in un prossimo futuro”. GENNAIO-FEBBRAIO 2021 FIELDBUS & NETWORKS 28 Foto tratta da www.freerangestock.com IL FUTURO ‘SMART’ DELLE INFRASTRUTTURE PUBBLICHE

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