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FEBBRAIO 2020 FIELDBUS & NETWORKS 39 radebe, azienda nota a livello internazionale nella gestione di rifiuti industriali, gestisce oltre 80 impianti fissi in Eu- ropa (Spagna, Regno Unito, Francia, Germania) e negli Stati Uniti, impiegando 2.100 persone in tutto il mondo. La compagnia dispone di un terminal idrocarburi situato presso il molo Energy del porto di Barcellona. Innovativo per la velocità e flessibilità nel carico e scarico di benzina, gasolio, kerosene e di tutti i tipi di combustibili, l’impianto dispone di 29 grandi serbatoi di stoccaggio con una capacità totale di 453.000 m 3 . Il terminal è in grado di accogliere superpetroliere fino a 175.000 tonnellate; la potenza e l’efficienza delle strutture consentono di caricare un camion da 24 tonnellate in meno di 20 minuti. Il terminal, oltre a disporre di cinque baie di carico, che possono di- spensare simultaneamente diversi prodotti, integra le più innovative tecnologie per la miscelazione in linea di prodotti e per l’aggiunta di additivi. Infine, ha tre attracchi per il carico/scarico di navi per la distribuzione di carburanti in altri porti e Paesi. Strumenti open per una più facile integrazione L’azienda ha investito nell’impianto di Barcellona un totale di 65 milioni di euro per creare uno dei maggiori centri di distribuzione logistica del Mediterraneo. Il terminale è caratterizzato da due lotti situati in un raggio di un SICUREZZA E CONTROLLO NEL TERMINAL Fieldbus & Networks T TRADEBE ADOTTA IL SISTEMA DI CONTROLLO PLANTPAX DI ROCKWELL AUTOMATION PER AUTOMATIZZARE IL TERMINAL IDROCARBURI DI BARCELLONA Sul campo chilometro e collegati tra loro. Un lotto è destinato agli idrocar- buri leggeri, come JET, benzina e diesel, e l’altro a prodotti pesanti come l’olio combustibile. Generalmente la gestione di questo tipo di struttura portuale è supportata da soluzioni proprietarie, svilup- pate specificamente per il settore. Tuttavia, Suris, system integra- tor di Rockwell Automation, per la gestione dell’impianto elettrico e il sistema di controllo e automazione ha scelto di implementare open tool, in modo da consentire ai diversi protocolli di comunica- zione di interagire con i sistemi aziendali, il tutto in conformità con il controllo SIL 2 e gli standard di sicurezza. “Eravamo alla ricerca di soluzioni aperte, scalabili e sicure che non aumentassero i costi e la complessità dei sistemi e, nel contempo, fossero in grado di soddisfare tutti i requisiti di una struttura di queste dimensioni” afferma il direttore tecnico di Suris. Per questo motivo, l’azienda ha scelto le soluzioni Rockwell Auto- mation. Il manager precisa: “Queste soluzioni rispondono perfet- tamente a tutte le esigenze dei terminal, dal piccolo controllore ai software per il monitoraggio. Il sito è stato anche integrato con soluzioni virtualizzate. L’intero progetto inoltre doveva essere com- pletato in sei mesi”. Unendo affidabilità e sicurezza Nello specifico Suris ha scelto il sistema di controllo distribuito PlantPAx di Rockwell Automation perché offre scalabilità e flessi- di Patrizio Emilia

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