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SETTEMBRE 2019 FIELDBUS & NETWORKS 40 Fieldbus & Networks l concetto di IoT (Internet of Things) coin- volge i dispositivi di uso comune, come smartphone, tablet o videocamere, do- tati di tecnologie che ne permettono l’interazione in una varietà di nuovi modi. Inoltre, la tendenza IoT si estende ben al di là dell’area di produzione al fine di connettere la tecnologia delle operation (OT) ai sistemi di tecnologia delle informa- zioni (IT), aprendo così la strada a una serie di nuove applicazioni e all’ulteriore ottimiz- zazione di quelle esistenti. Queste nuove capacità sono supportate da una rete Ethernet standard, che, sem- pre più, viene adottata negli impianti di produzione, al momento della migrazione dalle reti proprietarie Si prevede che, entro il 2022 la rivoluzione IoT genererà opportunità commerciali estremamente interessanti, in modo particolare nel mer- cato dell’automazione industriale. Secondo quanto affermato da Industria l-IP.org il va- lore prodotto si aggirerebbe intorno a 3,88 miliardi di dollari per il settore produttivo, con possibilità di forti speculazioni, lad- dove l’infrastruttura di rete fisica riesca a supportare l’ingente flusso di dati generato dall’IoT. Affinché una rete sia realmente affidabile è essenziale che la relativa progettazione e il cablaggio strutturato a supporto siano ottimali. Sulla base delle stime condotte da Gartner, il costo medio di un downtime di rete è pari a 5.600 dollari al minuto, ov- vero ben oltre 300.000 dollari ogni ora. Le ripercussioni del downtime sono note alle aziende manifatturiere… Oltre ai costi diretti, connessi ai tempi di inattività delle macchine per le interruzioni della rete, pos- sono sussistere problemi anche quando le macchine sono pienamente operative. Per esempio è possibile che la capacità di ven- dita o di spedizione dell’azienda risulti in- soddisfacente a causa di carenze in termini Building blocks I di Davide Pioselli PER CREARE UN’INFRASTRUTTURA DI RETE RESILIENTE, IN GRADO DI ADATTARSI ALLE ESIGENZE VARIABILI DELLA TRASMISSIONE DATI, NON BASTA PENSARE AL PROTOCOLLO DI COMUNICAZIONE, BENSÌ OCCORRE PIANIFICARE CON ACCORTEZZA OGNI ASPETTO DEL CABLAGGIO FINO ALL’ULTIMO CAVO di controllo qualità della documentazione elettronica, monitoraggio e tracciabilità dei prodotti, gestione dell’inventario e dei dati relativi alla conformità normativa. Per ottenere risultati ottimali è necessario che le applicazioni aziendali, il software dell’impianto produttivo, le app per il con- trollo qualità e la gestione delle risorse, le funzionalità di analisi predittiva e i sistemi di protezione antivirus si basino su una rete robusta e affidabile e non solo a livello di protocollo di comunicazione. Spesso infatti la rete fisica effettiva (cavi, connettori, ar- madi e pannelli) viene trascurata. Presto, i sistemi hardware esistenti, che hanno resistito per decenni alla prova del tempo, non reggeranno più il carico di la- voro generato dai nuovi dispositivi connessi dell’era IoT. Con la standardizzazione della linea Ether- net nell’intera organizzazione, le aziende manifatturiere mirano a creare la sincro- nizzazione fra impianto di produzione e azienda, per ottenere una visibilità com- pleta, ottimizzando in questo modo effi- cienza e produttività. Tuttavia, i direttori degli stabilimenti temono che l’upgrade della rete Ethernet possa influire negativa- mente sulle configurazioni di rete proprie- tarie esistenti. È pertanto fondamentale che ciascun CIO, direttore di stabilimento e integratore di sistemi valuti ogni singolo componente di rete, dai protocolli di comu- I sistemi hardware esistenti non reggeranno al carico di lavoro generato dai nuovi dispositivi connessi dell’era IoT Foto tratta da www.pixabay.com

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